Da Roma a Torino, da Parma, a Livorno: dove governano i grillini, si progettano o si potenziano gli inceneritori

6dicembre 2016 da Maurizio Marchi, Medicina Democratica
A Parma, dove è sindaco Pizzarotti, la IREN ha presentato un progetto per l’ampliamento dell’inceneritore da 140.000 tonn/anno a 195.000. A Livorno il vecchio inceneritore sta marciando al massimo delle sue potenzialità (78.000 tonn/anno), accogliendo i rifiuti da fuori città. Nei giorni scorsi Paul Connett e Rossano Ercolini hanno scritto una lettera a Beppe Grillo, richiamandolo ad una delle sue stelle polari: No incenerimento, rifiuti zero. Ecco uno stralcio della lettera (sotto integrale):
“Vista l’importanza di Roma nella sfera politica italiana, pensavamo che la nomina del nuovo sindaco sarebbe stata una grande vittoria anche per il movimento Rifiuti Zero; tuttavia, le cariche istituzionali successivamente nominate sembrano volere reintrodurre la possibilità della combustione dei rifiuti nella regione Lazio e di nuove discariche. Questo, ancora una volta, rischia di dare una posizione prominente al proprietario della discarica di Malagrotta, il Sig. Cerroni, più volte screditato dalla sua conduzione nociva e fallimentare della stessa. A nostro avviso, il Sig. Cerroni dovrebbe piuttosto stare in prigione visto i danni da lui fatti alla comunità e all’ambiente. Ma la cosa più preoccupante è che queste nomine e azioni sembrano andare contro la volontà di quegli attivisti che hanno eletto l’amministratore che li dovrebbe rappresentare e non fare altro che i loro interessi. Allo stesso modo, anche a Torino il neoeletto sindaco ha incaricato come dirigente dell’azienda che gestisce l’inceneritore di Gerbido, la TRM, un tecnico favorevole all’incenerimento.”
“Vista l’importanza di Roma nella sfera politica italiana, pensavamo che la nomina del nuovo sindaco sarebbe stata una grande vittoria anche per il movimento Rifiuti Zero; tuttavia, le cariche istituzionali successivamente nominate sembrano volere reintrodurre la possibilità della combustione dei rifiuti nella regione Lazio e di nuove discariche. Questo, ancora una volta, rischia di dare una posizione prominente al proprietario della discarica di Malagrotta, il Sig. Cerroni, più volte screditato dalla sua conduzione nociva e fallimentare della stessa. A nostro avviso, il Sig. Cerroni dovrebbe piuttosto stare in prigione visto i danni da lui fatti alla comunità e all’ambiente. Ma la cosa più preoccupante è che queste nomine e azioni sembrano andare contro la volontà di quegli attivisti che hanno eletto l’amministratore che li dovrebbe rappresentare e non fare altro che i loro interessi. Allo stesso modo, anche a Torino il neoeletto sindaco ha incaricato come dirigente dell’azienda che gestisce l’inceneritore di Gerbido, la TRM, un tecnico favorevole all’incenerimento.”