La Concordia ha attraccato a Genova. Il LaMMA, consorzio per le previsioni meteo costituito da Regione Toscana e Cnr, ha svolto un lavoro essenziale. Un lavoro apprezzato da tutti che fa onore alla nostra regione.

26/07/2014 http://www.lamma.rete.toscana.it/news/la-concordia-si-avvicina-genova

La Costa Concordia, dopo poco più di tre giorni di navigazione, si trova a poco meno di 20 miglia nautiche dalla rada di Genova Prà-Voltri.

ConcordiaLe condizioni di vento e mare e temporali della notte e del primo mattino non hanno ostacolato in modo significativo la rotta della Concordia, che al momento sta proseguendo il suo viaggio con velocità di circa 1 nodo all’ora, velocità che nelle prossime ore potrà essere ulteriormente ridotta così da consentire l’arrivo in rada, come previsto, nella notte tra sabato e domenica e il successivo ingresso in porto nella mattinata di domenica 27 luglio.
Per le prossime ore sono attesi, in un contesto di cielo poco nuvoloso, venti da sud-ovest al più moderati, mentre in serata si prevede una graduale rotazione dei venti da nord con intensità media e con onda significativa attorno a 0,5 metri o inferiore tra la notte e la mattina successiva.

Condizioni invariate relativamente ai venti per la notte e la mattina di domani, Domenica, quando la Concordia si appresterà ad effettuare il cambio dei rimorchiatori attuali con quelli del porto e a fare il suo ingresso nel porto nel corso della mattinata. Il servizio meteo per la Concordia – News, aggiornamenti, foto e video sulle ultime fasi dell’emergenza

Due anni di lavoro per la Concordia – di Walter Fortini – Toscana Notizie

ConcordiaIl LaMMA, il consorzio per le previsioni meteo costituito da Regione Toscana e Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), ha svolto un lavoro essenziale per le operazioni che hanno consentito il raddrizzamento, il rigalleggiamento e il viaggio verso Genova della Costa Concordia.
Per due anni, otto meteorologi del LaMMA  si sono alternati all’isola del Giglio. In servizio 24 ore su 24 al quartiere generale delle operazioni per la rimozione della Concordia, proprio davanti al relitto, con previsioni e monitoraggio sull’evoluzione del tempo atmosferico e del moto ondoso tramite misure, modelli, radar e satelliti.

Il servizio meteo del LaMMA è proseguito ancora negli ultimi giorni, quando la nave ha lasciato il Giglio per mettersi in viaggio verso Genova, comunicando in tempo praticamente reale ogni possibile mutamento di vento ed onde, grazie anche ai sensori presenti sul mezzo della capitaneria di porto di Livorno che scorta il convoglio. “In questi 900 giorni – afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – la Toscana ha collaborato al meglio con tutte le operazioni, a partire dalla fase di emergenza, poi di recupero, rigalleggiamento e navigazione della Concordia verso Genova. Ringrazio tutti i nostri tecnici per il lavoro svolto con grande professionalità e spirito di servizio. Penso, oltre che al Lamma, all’Arpat, all’Osservatorio ambientale e a tutti gli uffici regionali coinvolti.

Un lavoro utile e apprezzato da tutti che fa onore alla nostra regione”.
Geoportale_meteo“La rete scientifica del CNR e la competenza dei ricercatori hanno concorso positivamente alla gestione e al superamento delle criticità meteorologiche e climatiche nei 900 giorni dell’emergenza Concordia dando ampia dimostrazione dell’utilità e del valore sociale della ricerca scientifica”. Così il presidente del CNR, Luigi Nicolais, che ha poi proseguito: “È stato per l’alto profilo tecnico scientifico e la generosità dell’impegno dei ricercatori CNR del Consorzio Lamma che la variabilità delle condizioni meteomarine non hanno mai rappresentato un problema da temere. La precisione delle previsioni e l’ampiezza delle finestre temporali considerate hanno consentito di programmare e ritarare in sicurezza i lavori rispettando il cronoprogramma delle attività. Una dimostrazione di collaborazione e di efficienza intersettoriale internazionalmente riconosciuta e ampiamente apprezzata. Congratulazioni e grazie a tutto il personale coinvolto”.

“La capacità dimostrata dal nostro servizio meteo e la professionalità messa in campo in un progetto di così ampio respiro, che richiedeva altissima specializzazione, è sicuramente motivo di grande soddisfazione” aggiunge Rossi.
Prevedere il volgere del tempo nelle operazioni della Concordia è stato un fattore essenziale. Non solo durante il raddrizzamento del relitto, lo scorso settembre, e nell’ultima concitata fase di rigalleggiamento. Per la tipologia del cantiere, esposto ai venti e alle onde, e per la complessità delle attività, sopra e sotto l’acqua, tutte le operazioni hanno sempre dovuto fare i conti sulle condizioni del meteo e del mare. Ogni giorno i meteorologi fornivano durante i briefing le previsioni in inglese, sulla base delle quali venivano organizzate le attività del cantiere.

In due anni il LaMMA ha fornito alla Titan Micoperi informazioni in tempo reale ed aggiornamenti continui: lo ha fatto anche oggi con un bollettino che indica la possibilità di venti dal nord con raffiche intorno ai venti nodi.

Concordia.Per la Concordia sono state create mappe e modelli meteo ad altissima risoluzione ad hoc per l’isola. Inoltre è stata accumulata un’importantissima esperienza sul campo: tutti i modelli meteorologici hanno infatti dei limiti, soprattutto quando si restringe l’area da monitorare a pochissimi chilometri. Conoscere un territorio e le sue caratteristiche climatiche e morfologiche in modo così dettagliato e accurato è un lavoro che potrà essere messo a frutto in futuro e che rafforza una convinzione: “Quella che la sinergia tra ricerca ed enti locali possa tradursi in servizi a valore aggiunto per i cittadini, anche per la gestione delle emergenze” sottolineano i presidenti Rossi e Nicolais.
Per assistere il team impegnato nella rimozione della Concordia sono state coinvolte tutte e due le anime del LaMMA: la parte che si occupa della previsioni e quella impegnata sulla modellistica atmosferica e oceanografica che fa capo al CNR. Sono stati installate anche apparecchiature specifiche per l’osservazione dell’area. Le previsioni hanno potuto contare in questi due anni sui dati forniti da un radar meteo-marino dalla tecnologia innovativa, due stazioni meteo tradizionali e un mareografo.

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