Lindsay Kemp, l’artista totale innamorato di Livorno. Al Teatro Goldoni l’ultimo saluto

Lunedì verrà allestita la camera ardente per rendere omaggio all’artista inglese, scomparso all’età di 80 anni

Livorno, 25 agosto 2018 da comune di Livorno

Lunedì mattina alle 11 le porte del Teatro Goldoni si apriranno per permettere all’intera città di rendere omaggio a Lindsay Kemp, artista totale scomparso oggi all’età di 80 anni.

 I parenti di Kemp, i suoi collaboratori ed amici, l’amministrazione comunale e la fondazione Goldoni hanno infatti voluto allestire la camera ardente proprio all’interno del teatro di Livorno, con cui il coreografo, mimo e danzatore inglese ha collaborato per anni sin dalla riapertura dopo i lavori di restauro nel gennaio 2004 e che ha poi contribuito a rilanciare a partire dal 2016.

Il ricordo del sindaco Nogarin e dell’assessore Belais

  • “Lindsay Kemp ha contribuito a diffondere la cultura della danza, della pittura e dell’arte a tutto tondo nel cuore e nella mente dei livornesi. Per questo la sua scomparsa rappresenta una perdita incalcolabile per la nostra città”. Così il sindaco Filippo Nogarin ricorda l’artista inglese morto a Livorno all’età di 80 anni.

“Negli ultimi dieci anni Livorno ha adottato Lindsay Kemp e lui ha adottato Livorno, lavorando incessantemente per trasmettere ai cittadini, in particolare ai più giovani, la passione per la bellezza in tutte le sue forme. Quando nel 2016 abbiamo deciso insieme al direttore della Fondazione Goldoni, Marco Leone, di moltiplicare gli eventi culturali in città, portando il teatro nelle piazze e nelle periferie di Livorno, ci siamo chiesti chi potesse essere il motore principale di questa piccola rivoluzione. La risposta è arrivata in un attimo: la persona giusta era Lindsay Kemp. Il fatto che un artista internazionale della sua grandezza abbia accettato immediatamente di collaborare con noi è la prova più tangibile di quanto anche lui fosse innamorato di Livorno. Quell’anno, l’anno della nuova primavera del Goldoni, il sorriso felice di Kemp ha dominato letteralmente la città per 365 giorni, dal palazzo del nautico sugli scali Novi Lena. Ma ciò che più conta è che il Flauto Magico di cui ha curato la regia ha tenuto migliaia di livornesi incollati alle poltroncine del Goldoni e ha tenuto a battesimo una stagione teatrale straordinaria. Lindsay Kemp, con la sua grandezza ha dato lustro alla città di Livorno e di questo gli saremo eternamente grati. Non solo. Con il direttore Leone e con l’assessore Belais stiamo pensando a quale possa essere l’iniziativa più adatta per ricordarlo come merita”.

  • “Il maestro Kemp se ne è andato come ha vissuto, in modo teatrale aggiunge l’assessore alla Cultura Francesco Belais.

“Mi piace pensare che tutto questo faccia parte di una sua messa in scena: in realtà Lindsay è ancora qui con noi e ci sta sorridendo da dietro le quinte del firmamento. In fondo, questa è la magia del teatro. Un modo per rendere più dolce una realtà che altrimenti sarebbe insopportabile. Quella di Kemp è stata una grande prova d’amore. Ha insegnato ai livornesi ad amare la danza, la pittura e il teatro come solo una persona innamorata sa fare. Amore per l’arte, certo, ma anche amore per la sua città”.

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