I sei atti: la crescita di Mengoni al Mandela Forum

6 Novembre 2025, di Michele Faliani
Al Nelson Mandela Forum di Firenze, quando le luci iniziano a spegnersi una a una come un battito che rallenta, il pubblico capisce che sta per iniziare qualcosa di completamente diverso da un semplice concerto. Lo show di Marco Mengoni – costruito come una tragedia moderna in sei atti – è un’esperienza di due ore senza respiro, un viaggio che oscilla tra intimità e grandiosità, senza un solo minuto di pausa.
Appena l’arena sprofonda nell’oscurità, sulle pareti e sul palco compaiono scogliere e mare in tempesta, un’installazione visiva che trasforma Firenze in un paesaggio quasi mitologico. Mengoni emerge improvvisamente dalle rocce sceniche, come se si materializzasse dalla natura stessa, per aprire con “Ti voglio bene veramente”, “Guerriero” e “Sai che”. Il suo urlo “Ciao Firenze”, emesso dopo i primi brani, basta a innescare un boato che rimbalza sulle gradinate. La macchina però continua precisa, serrata: una scaletta di oltre trenta brani pensati al millimetro.
Nel primo atto, “Parodo – il primo canto”, un nuovo Mengoni riappare avvolto in un mantello color carne. La sua voce attraversa il Forum durante “La valle dei re”, diventando un rito di passaggio che invita a entrare nel suo universo simbolico. È il primo tassello di un racconto che, dietro costumi, luci e coreografie, parla di umanità, società e trasformazioni interiori. Il viaggio dentro sé stessi diventa un viaggio collettivo, in un equilibrio raro tra semplicità e complessità emotiva.
Tra acuti che conquistano standing ovation spontanee, arriva “No stress” e il Mandela Forum esplode. Il palco si trasforma in un videoclip vivente: luci strobo, geometrie digitali, danzatori che tagliano l’aria. L’atmosfera diventa incandescente – rigorosamente con tutti vestiti, come confermerebbe qualsiasi VAR di smartphone – e Mengoni si muove con una sicurezza che non scade mai nell’esibizionismo. È un’estetica internazionale, una tragedia greca catapultata a Broadway senza imitazioni forzate: tutto è pensato su di lui, cucito su misura.
“Stasimi – momenti di riflessione” è l’atto più intimo. A introdurlo è la sua stessa voce fuori campo che pronuncia: «La vita è più forte di qualsiasi atrocità». È il preludio al momento più vulnerabile della serata. Mengoni indossa un corsetto rosso sangue – dettaglio destinato a far discutere gli hater – e regala versioni intensissime di “Due vite”, “L’essenziale” e un’inedita combinazione tra “Mi fiderò” e “Ready or Not” dei Fugees. Tutto rallenta, tutto si fa confessione.
La conclusione arriva con “Catarsi – la purificazione”. Mengoni racconta che questo tour nasce dalla volontà di superare un periodo complesso, da cui ha scelto di riemergere attraverso la musica. L’ultimo atto è un’esplosione pop che coinvolge tutto il Mandela Forum: “Mandare tutto all’aria”, “Pazza musica”, “Io ti aspetto”. Un “best of” ad alta energia che chiude i 120 minuti di spettacolo con un messaggio di forza e rinascita.
Mentre molti stanno già pensando all’uscita o all’ultima bottiglietta d’acqua disponibile, arriva il momento più umano. Mengoni rimane sul palco oltre un quarto d’ora, legge cartelloni, risponde, scherza.
Questa volta il finale è definitivo: su schermo nero compare un messaggio politico chiaro, netto, necessario.
«Le persone che hanno lavorato a questo spettacolo sono contro il genocidio e ogni forma di violenza».
Il Mandela Forum rimane in silenzio, poi si alza un applauso che sembra un abbraccio. Lo spettacolo termina, ma il viaggio – quello sì – continua fuori, negli occhi di chi esce nella notte fiorentina.
Grazie a bitconcerti e a Live Nation per l’ospitalità.
La scaletta del concerto:
1. Intro
2. Ti ho voluto bene veramente
3. Guerriero
4. Sai che
5. La valle dei Re
6. Non me ne accorgo
7. Tutti hanno paura (Ernia cover)
8. No stress
9. Voglio
10. Muhammad Ali
11. Fuoco di paglia (MACE cover)
12. Cambia un uomo
13. Luce
14. Hola
15. Due vite
16. L’essenziale
17. Mi fiderò
18. La casa azul / Unatoka Wapi
19. Un fiore contro il diluvio
20. Appunto 5: Non sono questo
21. Incenso
22. ManDarE TuTto All’aRIA
23. Pazza musica
24. Starlight (The Supermen Lovers cover)
25. Ma stasera
26. Io ti aspetto