Porto di Livorno, Cgil: “sistema delle regole e controllo essenziale per sviluppo”

Nella foto, Fabrizio Zannotti

La  Cgil esprime grosse preoccupazioni per quanto sta accadendo in porto

“Ancora oggi apprendiamo di gravi illeciti e irregolarità sul sistema del rilascio di concessioni e di autorizzazioni nel porto di Livorno”

5gennaio 2019 da Cgil Livorno

La Cgil da sempre sostiene che il sistema delle regole e del controllo sia essenziale per lo sviluppo del porto, per la tutela del lavoro e dei lavoratori, soprattutto in questa fase di grandi cambiamenti dove i processi di digitalizzazione e automazione stanno accelerando tutti i processi di circolazione delle merci.

Come  da noi denunciato da tempo, la guerra tra armatori nei porti strategici per le rotte del trasporto merci e del traffico crocieristico,  rischia di ricadere, ancora una volta sui lavoratori. Il sistema portuale Livorno-Piombino è essenziale per lo sviluppo del  nostro territorio e  per quello di tutta la Regione Toscana;  è molto più di un semplice nodo commerciale, all’interno coesistono   attività che portano investimenti, sviluppo e lavoro: la crocieristica e quindi il turismo e la cantieristica navale inteso come sistema di attività legato a tutto ciò riguarda il mare (yachting, refitting, bacini etc..).

Negli ultimi due incontri presso la AdSP: tavolo di Partenariato e Commissione Consultiva i temi sul lavoro sono stati trattati con superficialità e sulla base di dati non attendibili. Piano Regolatore del Porto,  Organico Porto, Protocollo alla Sicurezza, riorganizzazione della AdSP, sono argomenti di urgente confronto con le parti sociali, in particolare oggi: il Comitato di igiene e sicurezza non è ancora stato convocato, gli RLSS non hanno ancora piena agibilità per svolgere la loro funzione, nonostante gli ultimi gravissimi incidenti.

L’acuirsi di conflitti non vorremmo diventasse l’ennesimo appiglio per rinviare gli investimenti.

Sono trascorsi ormai  4 anni dalla sottoscrizione degli accordi di Programma di Livorno e di Piombino, ma i progetti  stentano a decollare e temiamo che le vicende di questi giorni possano bloccare gli investimenti e i progetti in corso. Ad oggi riscontriamo ritardi, che potrebbero compromettere quello che di buono è stato fatto in questi anni.

Chiediamo un confronto urgente sui temi esposti, l’immediato avvio del protocollo sicurezza del Porto di Livorno e  l’immediata convocazione della cabina di regia degli accordi di programma di Livorno e Piombino finalizzata a verificare lo stato di avanzamento dei progetti infrastrutturali, viari e ferroviari, a garanzia dello sviluppo del porto, della tutela del lavoro e dei lavoratori, portuali-del turismo e metalmeccanici rivendichiamo la massima attenzione anche da parte delle istituzioni.

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