The Molotovs al Caracol – Report e photogallery

The Molotovs: giovani Mods con il fuoco addosso

 

29 Agosto 2025, di Michele Faliani

È partita mercoledì sera la stagione indoor del Caracol, di nuovo nella sede di via Cattaneo a Pisa dopo la trasferta estiva a Giardino Scotto con i due concertoni di King Hannah ed Arab Strap. A salire sul palco il duo inglese dei Molotovs, giovanissimi londinesi che pur non avendo nessun disco alle spalle hanno già un hype alle stelle, dovuto anche al fatto che band come Sex Pistols, Blondie, Adam Ant e Franz Ferdinand li hanno scelti come supporto ai loro concerti. 

Hanno iniziato a far parlare di sé su Instagram, dove molti li hanno scoperti suonare davanti al negozio di dischi londinese Sixty Sixty Sounds. Da allora, il duo formato dai fratelli Matthew e Issey – secondo le brevi note biografiche ancora minorenni – è diventato un piccolo fenomeno. Look glamour, attitudine da Mods e un rock che guarda dritto agli anni d’oro, i due non sono passati inosservati.

Il Caracol si riempie rapidamente e in prima fila si piazzano subito i più fedeli appassionati di rock all’antica con t-shirt dei Clash e dei Joy Division come vessillo. L’atmosfera cresce di minuto in minuto: si alza il volume, il pubblico si compatta sottopalco invitato da Matthew che evidentemente vuole stare a stretto contatto con la platea.

Sul palco, i fratelli non deludono. Matthew, con la sua camicia à la Paul Weller del periodo Jam, suona la chitarra con rabbia, si scontra con i muri della minuscola scena e maltratta un microfono troppo debole per la sua furia. È il classico “lad” inglese, nervi e riff. Issey, con abito e stivali rossi da pin-up e uno sguardo magnetico, brandisce il suo basso Rickenbacker con una sicurezza da veterana. Una coppia che non ha solo il look, ma l’attitudine rock’n’roll in formato XXL.

La setlist conta quattordici brani: si parte con More More More, uno dei due singoli già pubblicati, per poi attraversare pezzi nuovi (l’album è previsto per gennaio prossimo) e una bella sorpresa, una versione ringiovanita di Suffragette City di David Bowie. Finale con un encore acidissimo, una Come On Now lunghissima e dal sapore psichedelico.

Giovanissimi, sfrontati, ottimi musicisti e autori di brani trascinanti e armonicamente interessanti. Non stupisce quindi che la stampa britannica li abbia definiti “future rock legends”, e statene certi che ne sentiremo parlare.

In apertura ai Molotovs c’è stata la prima apparizione di sempre di un trio pisano, i Mobcat (Alessandro De Rosa ai loops & samples elettronici, Anna Finori al basso e alla voce, 
Francesco Rapalini al basso e alla voce), che con il loro indie-electropop hanno convinto sia per la qualità dei brani (su tutti “Palla di pongo”, e “Lastrico” con le sue deliziose dissonanze) che per l’originalità degli arrangiamenti. Teniamoli d’occhio e attendiamoli ad altre prove dal vivo.

 

La setlist del concerto:

1. More More More
2. Johnny Don’t be Scared
3. Geraldine
4. Wasting my time
5. Wasted on Youth
6. Newsflash
7. Suffragette City (David Bowie cover)
8. Rhythm of Yourself
9. Get a Life
10. Daydreaming
11. Popstar
12. No Time to Talk
13. Today’s Gonna Be Our Day
Encore:
14. Come On Now

La setlist del set dei Mobcat:

1. Poliman
2. Batteri
3. Palla di pongo
4. Lastrico
5. Chilometri
6. Fragole
7. Scatolette
8. Rivoluzione

La photogallery del concerto:

The Molotovs live @ Caracol, Pisa, August 27th 2025

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The Molotovs live @ Caracol, Pisa, August 27th 2025

La photogallery del set dei Mobcat:

Mobcat live @ Caracol, Pisa, August 27th 2025

Immagine 10 di 11

Mobcat live @ Caracol, Pisa, August 27th 2025

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