Alberto Barbera ha presentato l’ 82ma Mostra del cinema di Venezia
28 Luglio 2025, di Donatella Nesti

“Anche quest’anno, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia propone una serie di film in prima mondiale in grado di accompagnarci in quel viaggio verso l’ignoto che contempla l’epifania di un nuovo autore, o la scoperta di un film capace di scatenare emozioni inattese. Mai come in questi anni, il cinema è tornato ad essere lo specchio del presente, l’invito alla riflessione sui temi della contemporaneità, la cartina di tornasole del reale e dei suoi irrisolti conflitti” sostiene Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra di Venezia (27 agosto-6 settembre) “Senza la pretesa di fornire risposte a problemi la cui complessità si sottrae all’illusione di facili soluzioni, i film di questa Mostra inducono a un atteggiamento di scoperta, offrono punti di vista articolati e a volte contradditori, rimandano senza sosta all’irriducibile ricchezza dell’esperienza umana e all’opacità della condizione individuale, sociale e politica i in cui ci troviamo immersi. A differenza della maggior parte dei mezzi di comunicazione cui abbiamo quotidianamente accesso – il cui inconfessato obbiettivo sembra essere quello di tranquillizzare e sopire il lettore/spettatore (anche quando sembrano cavalcare le polemiche e alimentare i conflitti) – il cinema non propone soluzioni, non fornisce risposte, non mira a renderci la vita più facile: per dirla con Borges, offre solo perplessità, semina dubbi, nutre interrogativi.”
Così Alberto Barbera nel presentare la 82ma Mostra del cinema di Venezia, che si annuncia con un’impressionante parata di stelle ma anche con qualche problema. “Lo scorso anno si è prodotto una quantità enorme di film che non hanno trovato né la sala né le piattaforme. 140 titoli non usciti in alcun modo, è paradossale e andrebbe aperta una riflessione”. Inoltre film troppo lunghi che creano problemi per la programmazione ed i prezzi delle case ed Hotel cresciuti in modo esagerato che escludono dalle prime visioni i giovani ed i cinefili.
Comunque nessuna star rinuncia al fascino del Lido di Venezia e quindi ancora una volta le star sfileranno sul red carpet del Lido. Ad aprire la Mostra sarà Sorrentino con il suo nuovo film “La grazia” con Toni Servillo, ma sono in tutto 5 i titoli italiani, purtroppo nessuna presenza di registi tra i cinque.
Tra i film più attesi “The Hunt” con Julia Roberts per la prima volta sul tappeto rosso insieme a Ayo Edebiri e Andrew Garfield. Già in odore di Oscar “The Smashing Machine” di Benny Safdie, si ispira alla straordinaria vita del leggendario campione di lotta libera Mark Kerr, mentre Emma Stone torna a lavorare con il greco Yorgos Lanthimos nel fantascientifico “Bugonia”. Willem Dafoe sbarca con ben due film in laguna, dove ormai è abbonato anche George Clooney nel ruolo di un attore famoso amico del suo agente (Adam Sandler) in “Jay Kelly” di Noah Baumbach targato Netflix proprio come l’atteso “Frankenstein” di Guillermo Del Toro con Oscar Isaac e Jacob Elordi, “la mostruosità metaforica è reale” sottolinea il direttore Barbera. In gara per la Francia: “L’étranger”, dove Ozon si misura (dopo Visconti) con Lo straniero di Camus; Olivier Assayas con “The Wizard of the Kremlin”, che racconta di un giovane regista russo che diventa un improbabile consigliere di Putin, impersonato da Jude Law.
Alla leggendaria attrice statunitense Kim Novak (“La donna che visse due volte”, “Picnic”, “Una strega in paradiso”) verrà conferito il Leone d’Oro alla carriera dell’82ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore artistico della Mostra.