Azimut Benetti, rischio dismissione e licenziamenti a Viareggio

“Sono sempre più insistenti le ipotesi di trasferimenti di uffici e reparti da Viareggio verso Livorno. E’ un modo elegante e indiretto per licenziare i lavoratori? E’ questo il vero obiettivo aziendale?”

15settembre 2017 Daniela Francesconi, Viareggio

Intorno a questi interrogativi si è svolta stamani l’assemblea indetta dalla Rsu all’interno del cantiere Azimut Benetti di Viareggio, con la partecipazione del segretario della Fiom Cgil Toscana Massimo Braccini. Dopo più di un mese dall’ultimo incontro con la direzione aziendale ancora non si conosce l’esito della ricerca fatta dalla Boston Consulting per la riorganizzazione annunciata, scrive la Rsu nel volantino diffuso all’assemblea, mentre continuano i licenziamenti dei dirigenti, anche quelli in funzioni chiave, che non vengono sostituiti. Ce n’è in abbondanza per essere preoccupati come lavoratori e come sistema industriale di Viareggio”. Duro anche il commento di Braccini:

“La più grande azienda nautica al mondo svela un sistema produttivo fallimentare, fatto sempre più di appalti e di impiegati. A Viareggio scompaiono gli addetti alla produzione, a Livorno mancano le professionalità per portare a termine le commesse, mentre il licenziamento di alcuni dirigenti lascia immaginare dei cambiamenti di rotta nella politica aziendale. Ma verso dove?. “Di fronte ad una ripresa del settore nautico quello che chiediamo ad un’azienda come Azimut Benetti – continua Braccini – è di mettere in campo azioni che servano a consolidare la capacità produttiva, non certo di avere l’unico obiettivo di ridurre i costi. Pensavamo che la crisi avesse insegnato qualcosa e invece siamo solo di fronte ad un peggioramento delle condizioni di lavoro”.

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