Caso Buscemi, la protesta che non si ferma. 2 ottobre, ancora presidio della Casa della donna di Pisa davanti al Comune

Martedi 2 ottobre, nuovo presidio della Casa della donna di Pisa davanti al Comune in occasione del consiglio comunale. Questa volta è stato deciso di portare in piazza anche una sedia rossa vuota per ricordare che a Pisa ogni 36 ore una donna chiede aiuto per uscire da una situazione di violenza.

1ottobre 2018 di Beatrice Bardelli, Pisa

Nel 52,7% dei casi gli uomini violenti sono degli ‘insospettabili’, con un lavoro, un’istruzione superiore o una laurea, nessuna dipendenza, nessun precedente penale o problema psichiatrico. #BuscemiDimettiti, nuova mobilitazione a Pisa sotto Palazzo Gambacorti. In occasione del consiglio comunale, la Casa della donna sarà ancora una volta in piazza per chiedere le dimissioni dell’assessore Andrea Buscemi e il pieno rispetto della Convenzione europea contro la violenza sulle donne. Quello di martedì sarà il quinto presidio di una protesta che ormai si protrae da mesi ma che, dopo l’effrazione della sede di Via Galli Tassi avvenuta lo scorso fine settimana, assume un ulteriore significato.

Come spiega Carla Pochini, presidente dell’associazione, “La Casa della donna è da 30 anni un luogo di incontro e accoglienza. Sapere che quella che è la Casa di tutte le donne di Pisa è stata violata ci inquieta e ci preoccupa ma non ci fa paura. Continueremo ad adoperarci per i diritti e il rispetto delle donne e martedì torneremo sotto palazzo Gambacorti a far sentire forte la nostra voce contro questa giunta tra le cui fila siede un assessore responsabile di stalking. Invitiamo ad unirsi a noi tutte le associazioni, le cittadine e cittadini di Pisa che abbiano a cuore i diritti e la democrazia”.

Il presidio si svolgerà a partire dalle ore 14 e, come già accaduto nelle scorse settimane, le attiviste della Casa della donna invitano ad indossare qualcosa di rosso e a portare cartelli e sedie pieghevoli. Ma questa volta in piazza ci sarà anche una sedia rossa vuota.

“Con noi sotto il palazzo comunale ci sarà anche una sedia rossa vuota – sottolinea Giovanna Zitiello, coordinatrice del centro antiviolenza – a ricordare le tante donne che in Italia subiscono violenza spesso nell’indifferenza delle istituzioni o addirittura con la collusione delle istituzioni. Come sta accadendo a Pisa, dove il sindaco, in barba alla Convenzione di Istanbul, ha nominato assessore un uomo responsabile di stalking. Quali credibili ed efficaci politiche di sensibilizzazione e contrasto alla violenza può mettere in atto una simile giunta?”, si chiede Zitiello. “Eppure Pisa avrebbe un gran bisogno di un serio piano di azione e sensibilizzazione, considerando che nella nostra città ogni 36 ore una donna chiede aiuto per uscire da una situazione di violenza fisica o psicologica. Come ci dicono i dati del nostro centro antiviolenza – continua Zitiello – si tratta in gran parte di donne tra 20 e 50 anni che subiscono abusi, persecuzioni, violenza psicologica ed economica e maltrattamenti fisici soprattutto da partner ed ex partner. Nel 52,7% dei casi i maltrattanti sono uomini ‘insospettabili’, hanno un lavoro, un’istruzione superiore o una laurea, nessuna dipendenza, nessun precedente penale o problema psichiatrico. Ecco, anche alla luce di questi dati crediamo che l’ultima cosa di cui ha bisogno la nostra città è un assessore come Andrea Buscemi”.

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