![](https://www.pisorno.it/wp-content/uploads/2017/10/ex-Lucchini.png)
Manifestazione a Piombino, davanti ai cancelli di Aferpi a cui hanno partecipato lavoratori aderenti a Fiom-Ugl, e attivisti della sinistra
27ottobre 2017 da redazione, Piombino
![](http://www.pisorno.it/wp-content/uploads/2017/10/ex-Lucchini-2-300x185.png)
![](http://www.pisorno.it/wp-content/uploads/2017/10/ex-Lucchini-3-300x168.png)
Una protesta con catena umana davanti alla direzione dello stabilimento e degli uffici del Commissario straordinario, in previsione dell’incontro al Ministero, in agenda per il prossimo 30 ottobre, contro il magnate algerino Rebrab e sul futuro dell’impianto siderurgico.
Alcuni dipendenti sono anche saliti sul tetto degli Uffici, esibendo uno striscione con la scritta:
“Calenda, l’unica via è mandarlo in Algeria”.
Insomma a questo punto, dopo tante promesse non mantenute e vane illusioni, adesso il tempo è davvero scaduto e, a questi lavoratori servono risposte con certezze concrete, a partire dalla condizione che Rebrab e la sua azienda Cevital tornino in Algeria, considerato che Piombino sembra progressivamente precipitare in un tunnel, da cui non si avverte via di uscita. Gli ammortizzatori sociali sono ormai alla fine e non è chiaro se la ex Lucchini avrà ancora un futuro produttivo, il Ministero non deve concedere più alcuna prologa, e se vuole difendere concretamente l’industria, su questo territorio, non può che ripartire dalla produzione di un prodotto che per anni è stato di eccellenza, appunto l’acciaio.
La rivendicazione dei lavori è pertanto quella di avviare da subito nuovi strumenti di investimenti e di governance.
https://www.facebook.com/FiomAferpi/videos/1661261947227262/