Le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla CGIL esprimono massima solidarietà agli imputi/e per i fatti della Prefettura di Livorno del 30 novembre e 1 e 2 dicembre del 2012, nonostante le diversità
24 ottobre 2015 da CGIL
In questi mesi abbiamo avuto l’occasione di incontrare più volte, in iniziative pubbliche e durante mobilitazioni locali, molte delle compagne e dei compagni imputate/i per il processo in oggetto che oggi stanno subendo a nostro avviso un mero attacco politico, nel quale il Pubblico Ministero ha richiesto 38 anni di carcere totale per i venti imputati, per le manifestazioni che tenutesi a Livorno nei giorni 30 novembre e 1 e 2 dicembre del 2012.
Nella nostra città quotidianamente violentata dalle multinazionali, dagli speculatori edilizi, da imprenditori senza scrupoli, dilaniata da disoccupazione e licenziamenti, queste compagne e compagni hanno avuto spesso un ruolo di alto valore sociale sostituendosi e sopperendo alle mancanze delle istituzioni e delle amministrazioni comunali (passate e presenti), per dare risposte concrete a tutte quelle persone escluse e messe in ginocchio dalla crisi economica, finite relegate ai margini della città o gettate sulla strada.
Possiamo ricordare il loro impegno nelle lotte contro gli sfratti e nel sostegno alle famiglie senza un tetto sopra la testa, nel recupero di aree abbandonate messe a disposizione della collettività, nella mensa per i disoccupati e nel sostegno alle vertenze e alle lotte dei lavoratori.
Queste battaglie, sono anche le nostre, e le riteniamo legittime non solo nei contenuti, ma anche nelle forme che sono state scelte. La fantasiosa ricostruzione giudiziaria, che attribuisce una pianificazione programmata degli avvenimenti delle tre giornate da parte di queste compagne e compagni, deve essere quindi considerata come un attacco diretto contro tutti coloro che oggi, di fronte ad una crisi economica sistemica, si vogliono opporre alle politiche di austerità e di distruzione di quello che rimane dello stato sociale. Politiche che porteranno, se non verranno fermate, a situazioni di esclusione, marginalità e sofferenza che, già oggi, sempre più ampi settori popolari e di lavoratori stanno quotidianamente vivendo anche a Livorno, e che genereranno sicuramente forme spontanee di conflittualità sociale e problemi di ordine pubblico ben più grandi di quelli fino ad oggi vissuti nella nostra città.
Non capiamo come possano essere state trascurate nella requisitoria, le dichiarazioni dove il GIP sottolineava la cattiva gestione dell’ordine pubblico in quei giorni da parte delle forze dell’ordine. E ci teniamo a ricordare che il Dirigente che ordinò le cariche, era lo stesso che, successivamente nel 2014, fu protagonista dell’ordine della violenta carica contro i lavoratori dell’AST di Terni che stavano manifestando pacificamente a Roma, coinvolgendo direttamente anche il nostro Segretario Nazionale della FIOM Maurizio Landini.
Video d’archivio Pisorno.it, manifestazione 2 dicembre a Livorno 2012: