Amministrative: Costa toscana, nasce la rete di liste di cittadinanza

Negli ultimi anni la richiesta di partecipazione delle cittadine e dei cittadini è in crescita. Ma chi governa, in una visione tutta amministrativa di pura gestione dell’esistente, basata su politiche di taglio dei servizi pubblici, di privatizzazione, di esternalizzazione e di rispetto del patto di stabilità, di fatto non risponde.

6giugno 2017 da Tiziana Nadalutti

Allo stesso tempo, di fatto favorisce chi rappresenta forti interessi privati, magari con la scusa di uno sviluppo locale che si concretizza in cementificazioni, grandi opere, erosione del patrimonio pubblico. Distruzione dei territori senza produzione di lavoro a giuste condizioni: precarietà, bassi salari, niente diritti sono le condizioni del mercato del lavoro. 
Così non solo non si esce dalla crisi ma si produce la disgregazione del tessuto sociale delle comunità, che invece è il vero fattore di forza de territori.

E’ quindi estremamente importante che la domanda di cittadinanza, che emerge nonostante tutto, trovi un modo per affermarsi. Le molte liste civiche di sinistra sorte in tante realtà locali, anche nell’occasione di questa tornata elettorale, sono una risorsa importante per la democrazia, perché qui le persone sono le prime protagoniste delle scelte.
Ma non basta: è importante far camminare insieme tutti i territori. Quindi, collaborare è la chiave. E, sulla costa toscana ci sono tante ragioni per farlo, a partire dalla difesa dei servizi pubblici, dalla gestione dei beni comuni come l’acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico, rimettendo al centro lavoro e tutela dell’ambiente.
Per questo liste di cittadinanza come La Comune di Carrara, Lucca Città in Comune, Camaiore è tua hanno costituto una rete con altre realtà come Massa, Una città in Comune di Pisa e Repubblica Viareggina. E’ un primo passo, costruito intorno a interessi comuni. E’ un inizio di rete, che ci auguriamo di costruire insieme anche ad altre importanti realtà territoriali nei prossimi mesi.

“Insieme vogliamo riportare al centro i diritti, anche e innanzitutto per dare nuove e originali spinte ad uno sviluppo locale che risponda alle esigenze delle comunità e delle persone e che sia in equilibrio con le risorse ambientali e paesaggistiche del territorio”.

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