“Bella Ciao”. Due anni dalla chiusura dell’Altoforno (24 aprile 2014), si commemora con altre promesse

È stata proprio una bella festa, quella organizzata per la consegna dei premi “personaggi dell’anno” a Venturina il giorno 15 aprile

Piombino, 23 aprile 2016 da Gruppo Minoranza Sindacale – Camping CIG

piombino RebrabFornoTutti compiaciuti a dirsi “sei stato bravo” “no, tu sei stato bravo” “no, siamo tutti bravi!”, spargendo nuvole di ottimismo e di tranquillante spray. “Hanno visto i gufi? I mestatori nel torbido? Quelli che vogliono dividere i lavoratori e i cittadini? Il forno elettrico si comprerà e sarà bello luccicante e il treno di laminazione farà anche i cannoli alla crema e al cioccolato!” E i soliti personaggetti di contorno, gli sponsor (Amministrazioni Comunali, Unicoop) e la stampa di regime ad applaudire estasiati. Ma… e i soldi?

A due anni quasi esatti dalla fermata dell’altoforno (ricordiamolo, era il 24 aprile 2014) siamo ancora qui ad ascoltare gli imbonitori pubblici e privati sventolarci le loro promesse, dimenticando le vecchie mai realizzate e soprattutto coprendole di cortine fumogene, per evitare domande semplici come questa: ma… e i soldi?

Dove sono i soldi per concretizzare le promesse? Dove sono le fideiussioni e le garanzie finanziarie per iniziare i lavori? I fatti sono sotto gli occhi di tutti:

  • La capitalizzazione della società Aferpi è largamente inferiore a quanto servirebbe per rappresentare una garanzia.
  • I treni di laminazione marciano a singhiozzo perché la società non ha abbastanza circolante per pagare i semilavorati che servono.
  • I 205 lavoratori assunti ad aprile (anche questa sventolata come una dimostrazione di “serietà e impegno”) sono stati avvisati che non faranno neanche un giorno di lavoro: in realtà la loro inscrizione nell’organico Aferpi serviva solo a non perdere gli aiuti statali al pagamento dei salari (che sono a totale carico degli ammortizzatori sociali!)

Cronoprogramma estratto del piano industriale AFERPI_Pagina_1Ed allora: dove sono le risorse finanziarie che soddisferanno la Demag e permetteranno ad Aferpi di concretizzare l’acquisto, al di là di un paio di firme? E dove sono le risorse per completare il piano di investimenti previsto per l’acciaieria? Perché il solo forno (ma non dovevano essere due?) non basta: servono le stazioni di affinamento, le colate continue, i parchi di stoccaggio, linee elettriche, idriche, per i gas, stradali, ferroviarie…. E le risorse per il progetto agroindustriale dove sono? Ed ancora: dove sono le richieste di autorizzazione, i programmi, i cronogrammi, le richieste di manifestazione di interesse per realizzare le indispensabili bonifiche dei terreni dove dovranno sorgere i nuovi impianti? E… i soldi per farle?

Se non verranno date risposte sincere e documentabili a queste domande, vorrà dire che siamo ancora nel mondo dell’assurdo, della “narrazione felice”, delle promesse fatte al solo scopo di addormentare le coscienze e dare una (falsa) speranza alla disperazione di lavoratori e cittadini che potrebbe trasformarsi in rabbia e contestazione. Se non verrà presentato un cronoprogramma dettagliato, che comprenda piano e tempi per le bonifiche, piani e tempi per le installazioni siderurgiche, piani e tempi per l’insediamento agroindustriale, vorrà dire che ancora una volta di fumo si tratta, e di un insulto all’intelligenza dei cittadini e dei lavoratori di Piombino.

A proposito di lavoratori: il signor Rebraab dice ora che le attività riprenderanno alla fine del 2020 e candidamente ammette che ci sono tempi tecnici da rispettare. E allora l’altra domanda: cosa si pensa di fare per quei lavoratori che, se anche assunti da Aferpi nelle date previste, non saranno occupati? come si prevede che arrivino a quella data?

Per parte nostra continueremo a porre questioni, a batterci contro la svendita del territorio, perché le bonifiche vengano fatte con criteri di efficacia e soprattutto di trasparenza, a lavorare per un coordinamento di tutte le realtà siderurgiche italiane per rivendicare che il Governo si faccia carico di una politica per la siderurgia nazionale, a batterci perché vengano istituite forme di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi dai processi produttivi. Forme di sostegno che servano anche alla riqualificazione sociale e alla diversificazione produttiva per il territorio.

Apprendiamo all’ultimo minuto il risultato dell’incontro a Roma per la realizzazione della 398; Governatore Rossi, la montagna delle sue promesse elettorali aveva partorito in ultima analisi il topolino della 398; ma anche questa era una gravidanza isterica. Siamo sicuri che adesso lei vanterà come un risultato eccezionale aver ottenuto una dichiarazione di strategicità della strada, ma sta di fatto che per la 398 i soldi non ci sono e non ci saranno nel prossimo futuro. Alla faccia dell’investimento strategico.

In occasione del secondo anniversario dello spegnimento dell’Afo, il gruppo Minoranza sindacale-Camping CIG organizzerà domenica 24 Aprile un presidio, a Piombino, in piazza Verdi, dalle ore 18.00 alle ore 23.00. Si invitano tutti i cittadini a partecipare. Sara’ allestita anche una mostra per ricordare gli avvenimenti che si sono succeduti, sulla vicenda Lucchini, da allora ad oggi. Alle ore 23.00 il presidio parteciperà all’iniziativa per cantare ” Bella ciao”, aspettando tutti insieme l’arrivo della Liberazione.

Recommended For You

About the Author: Pisorno