La vicenda dei Cantieri di Pisa ha raggiunto ormai un livello di assoluta intollerabilità e mancanza di sensibilità nei confronti dei lavoratori che da troppi anni aspettano risposte.
19marzo 215 lista di cittadinanza ‘una città in comune’-Rifondazione Comunista, Pisa
Il balletto sulla questione delle concessioni demaniali che si sta svolgendo nelle istituzioni locali, attraverso la stessa società controllata Navicelli spa e di autorevoli esponenti del PD, non ultimo il consigliere regionale Ferrucci, dovrebbe essere fortemente stigmatizzato e non soltanto da noi, ma da qualsiasi persona di buon senso.
Ricordiamo che fin dal rinnovo della concessione (4 anni fa) abbiamo posto nelle sedi istituzionali di Provincia e Comune il problema della legittimità e della opportunità della concessione ad un soggetto privato che da anni non svolge più attività produttive nell’area e che a fronte di un canone di 300 mila euro subappalta la concessione a 800 mila euro. Ma soprattutto abbiamo fatto presente il dubbio che tale rinnovo avrebbe potuto ostacolare la risoluzione della vicenda e l’effettiva ripresa dell’attività produttiva.
Quali furono allora le risposte del PD nelle istituzioni? Dov’era il consigliere Ferrucci che soltanto ieri ha dichiarato inammissibili ulteriori tentennamenti e chiesto la revoca della concessione?
Non sono bastati oltre 4 anni per accorgersi di quanto era ovvio ed evidente, o forse il ravvedimento è stato indotto dall’imminente scadenza elettorale?
Come se non bastasse gli esponenti locali e gli amministratori del PD come il neo assessore Forte non trovano di meglio che smentirsi vicendevolmente sulla stampa invece di mettersi ad un tavolino e risolvere quello che la logica e l’interesse dei lavoratori avrebbe preteso da anni. Forte invece dichiara che “La revoca delle concessioni è vincolata da stringenti condizioni di carattere giuridico, perché la società Navicelli di Pisa S.p.A. non può esporsi a gravi rischi di contenzioso”.
