Capaci di intendere e di volere, la detenzione in manicomio degli oppositori al fascismo, giovedì alla libreria “Tra le righe”

Giovedì 23 Aprile alle ore 17.30, presso la Libreria Tra le Righe in Via Corsica 8 a Pisa

capaci di ntendereCon la presenza l’autore, Marco Rossi, presentazione del libro ” Capaci di intendere e di volere”

logo zero in condottaLa detenzione in manicomio degli oppositori al fascismo

Prefazione di Luigi Balsamini, pp. 92 EUR 10,00

Consultando i fascicoli del Casellario politico centrale (Cpc) in cui sono archiviati i dati e i documenti relativi ai presunti sovversivi ed antifascisti incorsi nella repressione poliziesca e giudiziaria, salta agli occhi una ricorrente evidenza: centinaia di donne e uomini, “schedati” per le loro idee e il loro agire in contrasto con l’ordine costituito, sono stati privati della libertà, non solo in carcere o al confino, ma dentro strutture manicomiali.

In Italia il sistematico utilizzo del manicomio per reprimere, silenziosamente, gli oppositori e i fuori-norma era stato teorizzato nell’Ottocento dal criminologo riformista Cesare Lombroso e applicato dallo Stato liberale contro il nascente movimento operaio e contadino.

Durante il regime fascista la detenzione manicomiale venne praticata con logica totalitaria e disumana, nel tentativo di annientare le vite e le intelligenze non sottomesse, rinchiudendo e torturando i corpi delle persone libere nei lager della follia; poco importa se le loro r/esistenze durarono pochi giorni o un ventennio: tutte meritano d’essere degnamente considerate e tenute presenti come parte della rivolta contro l’insana normalità di ogni potere bio-politico.

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