Ciclopista Tirrenica, un ‘sogno’ da 546 km già realizzato al 78%

Biciclette e vie ciclabili protagoniste di due giorni di dibattito concentrati soprattutto sul progetto di una via ciclabile che partendo dalla costa francese scenda lungo quella italiana, coincidendo in Toscana con quella che dal 2015 è stata battezzata ‘Ciclopista Tirrenica’

30settembre 2017  da Pamela Pucci, Parco San Rossore (Pi)

L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto europeo Intense (Itinerari turistici sostenibili dell’area transfrontaliera) e organizzata in collaborazione con la FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, si conclude oggi con un momento di festa rappresentato dall’arrivo dei ciclisti della ‘Bicinstaffetta 2017’. A tirare le fila dell’iniziativa l’assessore alle infrastrutture della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ha ricordato le finalità del progetto della ‘Ciclopista Tirrenica’ ed il lavoro svolto fino ad oggi per rendere possibile la sua realizzazione.

La ‘Tirrenica’ è un itinerario ciclabile che non solo congiunge la Liguria, la Toscana ed il Lazio, ma essendo parte del progetto europeo Intense per le aree transfrontaliere, oltrepassa i confini nazionali e coinvolge la Regione della Paca e la Corsica in Francia. Il tracciato complessivo della ciclovia Tirrenica da Ventimiglia a Roma è di circa 1.200 chilometri, di cui oltre 700 già percorribili (in sede separata o promiscua). In Toscana il tracciato è 546 chilometri, compresi i collegamenti multimodali con stazioni ferroviarie e porti, tra cui quello di Piombino che permette di inserire l’Isola d’Elba nel tracciato della ciclovia. Il 78% è esistente (percorsi in sede propria; strade a basso traffico; piste ciclabili adiacenti a strade con traffico normale), il 19 % da adeguare e il 3 % da realizzare. Interventi di adeguamento saranno necessari anche su molti dei tratti già esistenti.
L’itinerario tocca siti archeologici di interesse (ad es. quello etruschi di Populonia), borghi caratteristici, la Versilia, la Costa degli Etruschi e città d’arte come Pisa. Oltre a diverse aree naturali protette, tra cui il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, quelli Regionali di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli e quello della Maremma.

Il percorso, a causa della sua estensione e della presenza di interruzioni naturali, presenta alcune criticità che la Regione Toscana sta risolvendo. Ad esempio per l’attraversamento dei fiumi Serchio e Ombrone è previsto un intervento cofinanziato dalla Regione per un importo di oltre 800.000 euro, mentre per la realizzazione del passaggio a livello del Calambrone è stato stretto un accordo con RFI, Comune, provincia ed Autorità Portuale di Livorno.

Il costo complessivo stimato dell’opera è di circa 42 milioni di euro, ma con circa 20 milioni di euro sarà possibile avere un itinerario ciclabile continuo e in sicurezza. La Regione Toscana ha già cofinanziato, oltre al ponte sull’Ombrone, tratti di ciclopista nel Comune di Orbetello (188.000 euro) e nei Comuni della Versilia (211.278,86 euro), ai quali si aggiungeranno gli investimenti del progetto comunitario (500.000 euro). Ulteriori finanziamenti saranno a breve erogati ai Comuni (tramite bando) attraverso i fondi strutturali nel 2017. 

Il ‘sogno’ di realizzare questo itinerario, di grande interesse naturalistico e sportivo, ma anche ricco di potenzialità turistiche e promozionali, muove i primi passi nel 2015. In quell’anno la Regione Toscana assegna, tramite bando, all’Associazione FestAmbiente lo studio di fattibilità per la realizzazione della Ciclopista Tirrenica e chiede agli enti locali interessati (Province, Comuni ed Enti parco) contributi e integrazioni, con l’obiettivo di arrivare ad un livello di progettazione il più possibile dettagliato, rispondente alle esigenze dei territori e coerente con gli strumenti di pianificazione comunali. L’interesse della Regione per lo sviluppo di ciclovie di carattere anche nazionale ed europeo è molto alto, e parallelamente ai lavori per lo sviluppo ed il completamento della Ciclopista dell’Arno – altra grande ciclovia toscana – vengono portati avanti accordi istituzionali per rendere possibile anche la realizzazione dell’itinerario ciclabile tirrenico.

  • Il 7 aprile 2017 a Firenze viene firmato un protocollo d’intesa tra Regioni Toscana, Liguria e Lazio.
  • Il 18 marzo ed il 26 maggio, invece, siglati 3 protocolli d’intesa che coinvolgono oltre alla Regione ben 5 Province, i 30 Comuni, 3 Autorità Portuali e 4 Enti Parco.

“Dal 2014 al 2017 per la ciclopista Tirrenica sono sono stati fatti enormi passi avanti ed oggi non è solo un’idea, ma è già in avanzata realizzazione. Per ottenere questo risultato abbiamo lavorato in stretta sinergia sia con le altre istituzioni, europee, nazionali e regionali, sia con gli enti locali e le associazioni che rappresentano il mondo degli appassionati di ciclismo e cicloturismo. Ai Comuni, spiega l’assessore Ceccarelli, abbiamo chiesto di predisporre piani della mobilità ciclabile e di raccordarli ai grandi itinerari ciclabili previsti in Toscana, mi riferisco alla Tirrenica, ma anche alla ciclopista dell’Arno e alla Francigena. Abbiamo inoltre previsto una via agevolata per chi si è dotato di questi strumenti di pianificazione. Questo lavoro sta dando risultati: sta per concludersi un accordo con il Mit che darà il via ad una prima tranche di lavori da 8 milioni, se la prossima legge di stabilità li metterà a disposizione. Ricordo che con un investimento di 20/25 milioni oltre la metà del percorso della Tirrenica potrà essere completato”. Ceccarelli ha infine spiegato che la Regione, una volta realizzati gli itinerari, non lascerà soli i Comuni per quanto riguarda la manutenzione: “Investiremo delle risorse anche per la gestione e la manutenzione perché le infrastrutture non solo devono esserci ma devono essere anche ben fruibili”.

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