Anche la Mostra del cinema di Venezia rispetta la tragedia del terremoto
Infatti la Biennale di Venezia ha comunicato che sono state annullate cena di gala ed il ricevimento sulla spiaggia che tradizionalmente tengono seguito alla cerimonia di apertura della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica prevista per il 31 agosto. “La Biennale di Venezia partecipa al lutto, esprime profondo cordoglio per le vittime, nonché viva solidarietà e vicinanza alle comunità duramente colpite dal sisma.”
30agosto 2016 di Donatella Nesti
Tra i film del concorso principale c’è anche Piuma di Roan Johnson il quale a dispetto del nome è cresciuto in Italia, precisamente a Pisa dove ha conseguito la laurea in lettere moderne.
E’ nato in realtà professionalmente come sceneggiatore, dopo essersi trasferito a Roma ed aver frequentato la scuola nazionale di cinema. Utilizzando le sue conoscenze letterarie però ha anche scritto un libro intitolato Prove di felicità a Roma Est nel 2010 per il quale ha anche vinto il Premio letterario per opere prime Giuseppe Berto.
«Un figlio a diciotto anni non si augura a nessuno. È l’errore sommo, l’incidente che ti rovina la vita, lo sbaglio epocale”dichiara Roan “Bisogna essere pazzi per infilarsi in un casino del genere nel momento più spensierato dell’esistenza. Pazzi come Ferro e Cate…».
Dopo aver raccontato ne “I primi della lista” la rocambolesca fuga di due liceali con Claudio Santamaria per un improbabile golpe e dopo aver portato sullo schermo le vicende di un gruppo di studenti universitari alle prese con l’imminente mondo del lavoro in Fino a qui tutto bene girato a Pisa e premiato al Festival di Roma, Roan Johnson, con qualche riferimento autobiografico, torna a parlare di ragazzi in Piuma, che sarà proiettato a Venezia il 5 settembre ed uscirà nelle sale il prossimo 20 ottobre, distribuito da Lucky Red.
Il film racconta di Ferro (Luigi Fedele) e Cate (Blu Yoshimi), due adolescenti come tanti alle prese però con una gravidanza inattesa e il mondo che inizia ad andare contromano: la famiglia, la scuola e i fatidici esami di maturità, gli amici impegnati ad organizzare le vacanze, il lavoro che non c’è. Tra tentennamenti e salti nel buio, prese di responsabilità e bagni di incoscienza, i due protagonisti attraverseranno i nove mesi più emozionanti e complicati della loro vita, cercando di non perdere la loro purezza e quello sguardo poetico che li rende così speciali.
Insomma, di solito ci si mette trenta o quarant’anni per essere pronti a diventare genitori, Ferro e Cate hanno solo nove mesi. E purtroppo un figlio non ti aspetta. Tu puoi essere pronto o meno ma lui arriverà. Ma se rimani leggero come una piuma e con il cuore dalla parte giusta, allora forse ce la puoi fare.