De Tomaso, Livorno: venduto il marchio, beffato il lavoro

de tommasoLa vendita, riguarda solo il marchio e non ha effetto sull’occupazione. La Regione incontrerà il curatore

18maggio 2015 da Barbara Cremoncini, Toscana Notizie

de tomaso-2Il punto sulla vertenza della De Tomaso di Livorno, all’indomani della vendita del marchio da parte del curatore fallimentare dell’azienda, è stato fatto oggi in Regione nel corso di un incontro convocato dall’assessore alle attività produttive credito e lavoro. All’incontro hanno partecipato il Comune di Livorno, le organizzazioni sindacali provinciali e di categoria, le rappresentanze aziendali.

Nel corso dell’incontro si è preso atto del fatto che la vendita, riguardando solo il marchio, non ha alcun effetto in termini di occupazione. Su questa base l’assessore ha deciso di convocare a breve un incontro con il curatore per avere informazioni certe su quanto dovuto ai lavoratori a seguito del fallimento.

Affrontato nella riunione di oggi anche il tema del sostegno al reddito, dal momento che per una parte dei lavoratori gli ultimi ammortizzatori sociali scadranno a metà dicembre 2015.

lavoroA questo proposito è stato ricordato che la Regione, in via straordinaria, ha messo a punto un bando per Lavori di pubblica utilità, che oggi è in via di certificazione e che prevede lo stanziamento complessivo di un milione e che prevede specifiche premialità per le aree di crisi, fra queste, appunto, l’area di Livorno. L’assessore ha sottolineato che la Regione prevede di finanziare questi progetti fino ad un massimo dell’80 per cento, ma che un ulteriore cofinanziamento da parte dei Comuni potrebbe ampliare significativamente il numero dei lavoratori coinvolti.

Nei giorni i sindaci dei Comuni compresi nelle aree di crisi (oltre all’area livornese anche Piombino e Val di Cornia e Massa – Carrara) sono stato sollecitati a dare vita a progettazioni di area, in modo da utilizzare al meglio l’opportunità offerta dai lavori di pubblica utilità. Il bando sarà pubblicato entro maggio. Sempre entro maggio uscirà anche il bando per gli incentivi all’occupazione, che prevede una riserva di 1,5 milioni per le aree di crisi per favorire le assunzioni di lavoratori disoccupati.

Nelle aree di crisi, inoltre, agli incentivi regionali potranno sommarsi gli incentivi nazionali.

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