Dichiarazione del Cachique Ládio Veron sugli obiettivi del suo viaggio in Europa e sugli ultimi avvenimenti nell’ Aldeia Takuara

Sono in Europa come portavoce eletto nella Aty Guasu (Grande Assemblea Guarani Kaiowa) nel febbraio di quest’anno. La mia missione è rappresentare il Popolo Guarani Kaiowa

  • per denunciare l’indegna situazione alla quale siamo sottoposti  ormai da decenni, in funzione del crescente potere dell’agroindustria  e della partecipazione di quei gruppi capitalisti alla attivazione delle politiche dello Stato nocive per l’ambiente e nemiche del popolo Guarani  Kaiowa , così come dei popoli indigeni in generale;
  • per denunciare il progetto di privatizzazione dell’ Acquifero Guarani e le sue terribili conseguenze;
  • per consolidare una rete di  sostegno internazionale capace di rafforzare la nostra resistenza.

Da Salonicco, ringrazio  per la loro solidarietà  tutti quelli che non ignorano il massacro che affrontiamo e sono disposti  a sostenere questa lotta insieme a noi, spalla a spalla, in difesa dei  Diritti Umani e nel rispetto del desiderio di Autodeterminazione  del Popolo Guarani e Kaiowa. In questo momento abbiamo bisogno del vostro appoggio per continuare ad esigere dalle autorità federali brasiliane che appurino le denunce , prendano posizione ufficialmente  e si impegnino a non permettere che avvengano nuove violazioni.

30marzo 2017 da Ládio Veron , rappresentante di  Aty Guasu Guarani Kaiowa

Denuncia dell’attacco alla comunità Takuara del 25 marzo 2017

Il 25 marzo 2017, nella mia prima notte in Grecia, venendo dalla Spagna, durante il mio incontro con i compagni che mi hanno ricevuto a Salonicco, alle 19 e 43 (ora della Grecia), ho ricevuto la denuncia del fatto che nella Comunità Takuara (Municipio di Juti, Mato Grosso do Sul – Brasil) due elicotteri avevano sorvolato ostentatamente la zona e uno era  atterrato; poi alcuni uomini col volto coperto e armati di tutto punto avevano scorrazzato per il territorio e abbordato una giovane indigena, intimidendola e annunciandole che “avrebbero ripulito Takuara” in giornata.

In poche ore questa denuncia è stata diffusa da avvocati, organizzazioni politiche, movimenti sociali e attivisti in tutto il Brasile e nel mondo. Molti sostenitori del popolo Guarani Kaiowa  si sono mobilitati per ottenere chiarimenti e provvedimenti immediati da parte delle autorità federali brasiliane.

A causa delle enormi difficoltà di comunicazione via telefono o internet coi villaggi, non sono riuscito a parlare direttamente con la mia famiglia fino alle 22 e 49 (ora della Grecia). Essere così distante dal mio popolo durante questo viaggio mi fa soffrire e preoccupare; mi piacerebbe conoscere in ogni momento la sua situazione in tutte le terre riconquistate, ma, purtroppo, oggi questo si dimostra impossibile. Dopo ore di angoscia, mi sono tranquillizzato quando ho saputo che mia madre e tutti gli indigeni che vivono a Takuara stavano bene.

Da subito, io e le 73 famiglie della Comunità Takuara denunciamo queste forme di intimidazione e violazione dei Diritti Umani. Chiediamo chiarimenti riguardo a chi ha inviato gli elicotteri e per quale motivo.

Facciamo inoltre appello  ai nostri sostenitori per costruire insieme una infrastruttura che ci permetta di registrare e divulgare qualsiasi tipo di violazione dei Diritti Umani a Takuara e negli altri territori abitati dal popolo Guarani Kaiowa, nel Mato Grosso do Sul.

La mancanza nei territori indigeni di un minimo di infrastruttura per registrare e comunicare qualsiasi avvenimento è uno dei fattori che permettono l’abuso di potere e l’impunità degli autori degli stessi abusi. Le ricorrenti violazioni contro il popolo Guarani e Kaiowa, denunciate molte volte nelle reti sociali, senza una registrazione documentata capace di offrire una visione fedele dei fatti, possono essere facilmente distorte o perfino squalificate. Per ora, quello che posso affermare  è che il sorvolo ostentato di elicotteri del territorio di Takuara, senza alcun tipo di previa comunicazione agli indigeni, è un fatto gravissimo ed inaccettabile, che deve essere appurato con urgenza e ancor di più le denunce dell’ atterraggio  di un elicottero , seguito da intimidazioni e minacce di sgombero. Altra aggravante è che alcuni reportage e versioni affermano che le violenze sono state anche maggiori e  che gli elicotteri erano militari. Questo deve essere chiarito.

Lo Stato Brasiliano ha ratificato nel 2007 la Dichiarazione dei Diritti dei Popoli Indigeni dell’ ONU. Questo documento stabilisce una lista di principi , tra i quali, il diritto all’autodeterminazione, con istituzioni giuridico-politiche proprie, al fine di stabilire la propria appartenenza ad una nazione indigena.  Alle relazioni tra le istituzioni militari degli Stati-Nazione e le popolazioni indigene, è dedicato l’articolo 30 del documento:

Sulle terre o territori dei popoli indigeni non potrà avere luogo alcuna azione militare, a meno che sia giustificata da rilevanti motivi di interesse pubblico o nel caso vi sia il consenso o la richiesta da parte dei popoli indigeni in questione. Prima di utilizzare le loro terre o territori per delle azioni militari, gli Stati dovranno avviare reali consultazioni con i popoli indigeni in questione, per mezzo di procedure appropriate e in particolare con le loro istituzioni rappresentative.

Come si può notare, anche se fosse stata un’esercitazione militare, l’assenza di qualsiasi previa comunicazione da parte dello Stato ai Guarani Kaiowa che vivono a Takuara, di per sé rappresenta un’azione illegale. Che dire, allora, riguardo alle altre denunce?

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About the Author: Luca Stellati