Disoccupati o precari: Ieri al Centro per l’Impiego provincia di Livorno, oggi sul tetto del Municipio. Video

1marzo 2016 di G.B.

Image and video hosting by TinyPicDalla casa al lavoro, il declino della città di Livorno che non vede prospettive:

Ieri mattina 29febbraio un bliz di lavoratori ex TRW e disoccupati negli uffici del Centro per l’Impiego della provincia di Livorno, dove sono stati ricevuti ed hanno ottenuto una breve interlocuzione, ovviamente al riparo degli organi di informazione. Altre due foto dell’iniziativa:

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Nella mattinata di oggi 1°marzo, invece, alcuni disoccupati sostenuti dal sindacato di Base Asia-Usb sono saliti sul tetto del Comune di Livorno

Image and video hosting by TinyPicUna forma di protesta ormai da non considerare neanche più originale, a cui in Italia ci stiamo purtroppo abituando nelle proteste e manifestazioni sul sostegno al reddito e per il diritto al lavoro. Assieme ai disoccupati, in segno di solidarietà politica, sono saliti anche i consiglieri comunali Andrea Raspanti e Marco Bruciati con l’assessore Francesca Martini.

Image and video hosting by TinyPicLe rivendicazione in atto del Comitato e dal sindacato di base sono ormai note: sostegno al reddito delle famiglie ma, in via transitoria e nella prospettiva di un lavoro certo e duraturo. In sostanza occorre cambiare direzione di marcia in politica e nell’economia, risulta inaccettabile continuare, come avvenuto in quest’ultimo ventennio, affidarsi alle solite famiglie o Cooperative legate ad associazioni imprenditoriali o sindacali che, alla luce dei fatti, hanno contribuito alla distruzione del tessuto economico della città di Livorno e questo, dopo essersi arricchiti grazie ad un sistema clientelare, privo di qualsiasi trasparenza.

Quindi rompere concretamente con il passato e, non solo di facciata, basta con Aziende e investitori che vengono sul nostro territorio a sfruttare manodopera sotto ricatto e a riscuotere finanziamenti pubblici fintanto che conviene, per poi andarsene una volta terminata la mungitura,  basta quindi con cattedrali nel deserto o nuovi Centri Residenziali e Commerciali in sostituzione dei vecchi siti produttivi. Il Video:

Questo che segue è il comunicato diffuso dal Comitato disoccupati/precari e Asia-Usb

30mila disoccupati nella nostra provincia. Ora basta!

Image and video hosting by TinyPicQuesta mattina alcuni ragazzi che hanno perso il lavoro recentemente, hanno deciso di salire sul tetto del comune di Livorno per protestare contro una situazione ormai diventata insostenibile. Evidentemente la montagna di discorsi intorno al problema disoccupazione, partorita negli ultimi mesi, è servita veramente a poco. Al di là delle belle parole migliaia di Livornesi e di stranieri, dopo aver lavorato per anni contribuendo al benessere di tutti, adesso si trovano senza un reddito e senza neanche la possibilità di sopravvivere.

Serve una risposta urgente urgente ed immediata. Ma come? Partiamo da alcuni dati.

Image and video hosting by TinyPicLa strategia dei “tappeti rossi” nei confronti delle aziende, portata avanti dal governo e sostenuta sul locale anche da diversi sindacati tra cui la CGIL Livornese, non ha portato quasi nessun risultato. Alcuni dati recentissimi pubblicati dalla banca D’Italia lo dimostrano in maniera chiara.
Non è spendendo miliardi di euro in incentivi e regali alle aziende che si crea conseguentemente occupazione. Anche in Toscana l’unica strategia messa in campo dal PD e da Rossi, sostenuta dai sindacati confederali, sembra essere quella sostenere direttamente e indirettamente le Aziende in fantomatici investimenti senza pretendere nulla in cambio. Sicurezza dei posti di lavoro, diritti, salario, sicurezza? Nulla.

Il progetto della Darsena Europa ne è un esempio lampante. E’ chiaro a tutti che per andare avanti servono posti di lavoro veri e servono interventi urgenti dal punto di vista economico. Ma è altrettanto chiaro che le migliaia di livornesi e residenti hanno bisogno di un sostegno economico immediato.

Cosa chiediamo?

Image and video hosting by TinyPicChe si prenda atto della strategia sbagliata messa in campo fino ad ora e che i soldi pubblici ( che evidentemente ci sono)  siano utilizzati per un vero progetto di reddito di cittadinanza regionale. L’amministrazione locale deve farsi carico di portare avanti una proposta di questo tipo mettendo in campo qualsiasi strumento a disposizione.
Che a fronte di qualsiasi aiuto o incentivo alle aziende private sia chiesto in cambio garanzie reali sul numero di posti di lavoro “creati” ma soprattutto sulla durata degli investimenti sul territorio. Livorno non ha bisogno di aziende che sfruttano la nostra manodopera fino a quando conviene e che poi spariscono. Non ha bisogno di cattedrali nel deserto, di altre aree residenziali e commerciali al posto dei vecchi siti produttivi.

asia usbChiediamo un cambio di rotta radicale nella gestione di questa città. Basta clientelismo e mancanza di trasparenza nelle assunzioni.  Non è possibile che le solite famiglie di imprenditori, le solite cooperative, i soliti personaggi (legali ad associazioni sindacali e datoriali) siano ancora considerati come interlocutori legittimi quando negli ultimi vent’anni hanno, di fatto, contribuito alla distruzione della nostra città dopo essersi arricchiti a dismisura grazie al vecchio sistema clientelare. Livorno ha urgente bisogno di rompere veramente con il passato e non solo di facciata.

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In accordo con la Questura, dopo un tentativo andato a vuoto di coinvolgere nel confronto anche la Regione, da parte dei consiglieri Raspanti e Bruciati, alle ore 15:30 tutti scendono dal tetto del municipio e la protesta termina con un breve blocco del traffico. Video:

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