Stamani lo sciopero di tre ore dei metalmeccanici con ritrovo in piazza della Repubblica, il corteo inizia a muoversi verso le ore 90,30 per raggiungere il Municipio e terminare alla Prefettura.
Un corteo rappresentativo in quanto composto dalle rappresentanze delle fabbriche Livornesi, Trw Italia, Magna, Pierborg, Cantiere Benetti, presenti i lavoratori delle Acciaierie di Piombino, dalle magliette indossate, emergevano i nomi anche di piccole officine, oltre ai Centri Sociali con uno striscione fortemente critico: contro il P.D. e la controriforma di Renzi sul mercato del lavoro.
I numeri del corteo non sono stati tra i migliori (l’allarme meteo potrebbe aver influito), va anche considerato che i dipendenti Eni erano rappresentati solo da una delegazione di 10 persone, il resto erano e stazionano ancora al Presidio dello Stabilimento. Presidio che nel pomeriggio sembra in continuo aumento di presenze.
Ma, davanti ai cancelli dell’Eni c’è stato anche il simbolico passaggio delle consegne alla Presidenza della Provincia di Livorno, tra Kutufà e Franchi (che per pochi voti a superato il candidato Parodi). “Ho voluto fare questo passaggio simbolico proprio qui alla raffineria – ha detto Kutufà – per sottolineare l’importanza della presenza delle Istituzioni, e in particolare della Provincia, accanto ai lavoratori e ribadire con forza la necessità che l’Eni non abbandoni il territorio, respingendo, ancora una volta, ipotesi di cessioni avventurose”.
Insieme a Kutufà e Franchi, alla manifestazione indetta dai sindacati era presente anche il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, anche lui neoeletto consigliere provinciale.
Video e foto, della manifestazione di Giacomo Bazzi:
Altre foto della manifestazione: