Francofonia: nel film di Sokurov la denuncia della barbarie che colpisce le opere d’arte

Palmira Siria isisChiunque abbia potuto visitare la magnifica Palmira in Siria specie al tramonto quando tutto il sito archeologico si incendia di rosso, ha il cuore sanguinante a vedere lo scempio che è stato commesso dall’assurdo e terribile esercito del cosiddetto califfato. Tra le conseguenze drammatiche delle guerre, oltre alla perdita di vite umane, c’è quella altrettanto tragica della distruzione di opere d’arte e siti archeologici testimoni del passato e di civiltà gloriose.

ll cinema e i documentari amano testimoniare l’importanza di salvare le opere d’arte e tra i registi particolarmente impegnati su questo fronte c’è il russo Alexander Sokurov autore di importanti lungometraggi premiati: Leone d’oro a Venezia con Faust e il film “L’Arca russa”, interamente girato all’interno dell’Hermitage.

Alla Mostra di Venezia il regista ha presentato il suo ultimo lavoro ”Francofonia”, ora nelle sale.

sokurov registaPensando proprio a Palmira ed all’uccisione dell’archeologo direttore del Museo, Sokurov ha commentato «È un gesto di pura barbarie, gli individui che l’hanno compiuto sono come bestie, eppure ce ne sono tanti, disponibili a imprese di quel tipo, e allora bisogna interrogarsi. Sono essere umani quelli che mostrano su Internet scene di decapitazione? Se si facesse un appello per chiedere che quelle immagini non venissero trasmesse, quanti lo raccoglierebbero? Probabilmente nessuno». Ed aggiunge «C’è una grande responsabilità, che appartiene soprattutto all’Europa… non possiamo giudicare tutti con la stessa unità di misura, forse, se certe cose accadono, è colpa anche del nostro modo di vivere, così televisivo, un modo che non può essere imposto indiscriminatamente anche a popoli con culture diverse dalla nostra. Nessun politico si pone queste domande, ma noi, almeno al cinema, possiamo farlo».

FrancofoniaIl film è ambientato durante l’ultima guerra mondiale, un altro secolo è passato nel Vecchio Continente… Il protagonista, bellissimo ed eterno, è il Museo del Louvre di Parigi. Enormi eserciti calpestano il cuore della civiltà e il fuoco dei cannoni sta nuovamente imperversando.

Tra i massacri e le rovine, tutto quanto era maestoso, magnifico e sacro, tutto quanto aveva richiesto milioni di minuti e ore di ostinato lavoro per essere costruito, viene raso al suolo. Jacques Jaujard e il conte Franz Wolff-Metternich lavorarono insieme per proteggere e salvaguardare il tesoro del Museo del Louvre.

Francofonia film di SokurovAleksander Sokurov racconta la loro storia, esplorando il rapporto fra arte e potere e chiedendo che cosa l’arte ci dica su noi stessi, al culmine di uno dei conflitti più devastanti cui il mondo abbia mai assistito.

“Un film ironico ed anche nostalgico Sì, nostalgia per i sogni che non siamo riusciti a realizzare ed ironia per il fatto che continuiamo a ripetere sempre gli stessi errori” confessa il regista. “Ho vissuto sotto il regime sovietico, sembrava che certe questioni ce le fossimo per sempre lasciate alle spalle e invece niente, tutto si ripete. Abbiamo condannato il nazismo, ed ecco che lo vediamo rinascere in molte parti d’Europa…”

Nel cast Louis-Do de Lencquesaing, Benjamin Utzerath, Vincent Nemeth, Johanna Kort hals Altes. D.Nesti

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