I film della Mostra del cinema di Venezia

2settembre di Donatella Nesti,Venezia

The Ballad of Buster Scruggs di Joel ed Ethan Coen è tra i prestigiosi titoli con cui Netflix è presente in laguna nel concorso ufficiale di Venezia 75. Sebbene inquadrati nella cornice unificante del western, gli episodi che lo compongono sembrano voler affrontare ciascuno un genere cinematografico a sé stante.Sei racconti presi da un vecchio libro che viene sfogliato sullo schermo dando vita ai personaggi classici dei western con saloon, impiccagioni,ricerca dell’oro,carovane, e pellerossa cattivi…

Tutti gli episodi di questo esamerone di frontiera trattano da vicino il tema della morte, continuamente desacralizzata e, anzi, quasi sempre foriera di sorrisi. È questo, lo sappiamo, l’approccio invariabile di Joel ed Ethan Coen al trapasso, attraverso l’uso del riso come strumento catartico di fronte all’estrema conclusione di ogni vita. Certamente è stato uno dei film più attesi al Lido di Venezia e lo si è visto dalle file lunghissime davanti alle sale dove veniva proiettato, La Favorita del regista Lanthimos non ha deluso le aspettative   e molti fan hanno atteso i protagonisti e soprattutto le bravissime protagoniste tra le quali Emma Stone, alla quale La mostra del cinema porta fortuna basti pensare al successo di La La land vincitore di numerosi Oscar.

Primi anni del XVIII secolo. L’Inghilterra è in guerra contro la Francia. Ciò nonostante, le corse delle anatre e il consumo di ananas vanno per la maggiore. Una fragile regina Anna (Olivia Colman) siede sul trono mentre l’amica intima Lady Sarah Churchill (Rachel Weisz) governa il paese in sua vece e, al tempo stesso, si prende cura della cattiva salute e del temperamento volubile della sovrana. Quando l’affascinante Abigail Masham (Emma Stone) arriva a corte, si fa benvolere da Sarah, che la prende sotto la sua ala protettiva. Per Abigail è l’occasione di tornare alle radici aristocratiche da cui discende. Mentre gli impegni politici legati alla guerra richiedono a Sarah un maggiore dispendio di tempo, Abigail si insinua nella breccia lasciata aperta, diventando la confidente della sovrana. Grazie all’amicizia sempre più stretta con Anna, Abigail ha la possibilità di realizzare tutte le sue ambizioni e non permetterà a niente e a nessuno – donna, uomo, politica, coniglio – di intralciarle la strada. Diretto da Yorgos Lanthimos e basato su una sceneggiatura di Deborah Davis e Tony McNamara, il film è interpretato da Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz, oltre a Nicholas Hoult, Joe Alwyn e Mark Gatiss.

Ai cinefili è piaciuto molto anche Roma di Alfonso Cuaron Il film segna il ritorno del regista nel suo paese natale, il Messico, nel quale dopo I Figli degli Uomini e Gravity mancava dal 2001.

“Il novanta per cento delle scene che si vedono nel film escono dalla mia memoria” ha rivelato il regista. “Non sto dicendo che tutto sia esattamente lineare, ma quello che ho fatto è stato comprimere circa tre anni di memoria in una narrazione di 10 mesi. Ma quasi ogni singola scena è qualcosa che ricordo, integrata con la vita reale di Cleo [interpretata nel film da Yalitza Aparicio, ]. E poi, ovviamente, ci sono piccoli elementi di finzione perché volevo includere elementi tematici che ho trovato rilevanti sia per il personaggio che per la storia. Stiamo comunque parlando di cicatrici personali. Questo è sicuramente un periodo che mi ha segnato, probabilmente per tutta la vita. Un film importante girato in bianco e nero che affronta la situazione in Messico nell’anno 1971 con le differenze di classi ed una dolcissima solidarietà femminile.per molti è uno dei candidati al Leone d’oro”.

Il regista ha rivelato che la vera Cleo è ancora viva e che è ancora parte integrante della sua vita. “Fa parte della nostra famiglia, o noi facciamo parte della sua. Quando ha visto il film, ha pianto. Continuava a dire: ‘Si, era così, questo è successo davvero’. Una volta invitai lei e mia madre sul set, stavamo girando una scena che le riguardava in prima persona. Quando finimmo le riprese mi accorsi che stavano piangendo. Penso che il film abbia rievocato ricordi molto dolorosi per loro. ‘Quei ragazzini erano così poveri’ mi dissero. Non erano tristi per come avevo ritratto le loro vite, stavano piangendo per i bambini. In quel momento mi commossi anche io, devo ammetterlo.”

ROMA arriverà su Netflix il 14 dicembre.

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