In attesa della prima di “Resistenti” al Goldoni, il 26 e 27 maggio, le prove dei Mayor Von Frinzius… gli scatti di Michele Faliani

Abbiamo colto un po’ di preoccupazione fra i registi,  alle prese con la messa in scena di un’opera teatrale estremamente impegnativa. Dopo il successo di Ossessione, ce la faranno anche stavolta?

17maggio 2016 di Michele Faliani

resistentiResistenti – vola Pirata

26-27 maggio Teatro Goldoni

L’anticipazione:

“Resistiamo, resistiamo, resistiamo” è questo il motto ripetuto in modo ossessivo dagli attori della  Compagnia Mayor Von Frinzius nello spettacolo “Resistenti – vola Pirata”, un viaggio alla ricerca dei molteplici significati del termine resistenza.

Infatti è proprio la resistenza ad essere messa in scena in ogni sua forma: fisica e mentale, buona e cattiva, banale e storica. Fra le mura di un immaginario manicomio i colori bianco e rosso dominano la scena, come se cercassero invano di nascondere la vera essenza del luogo. Ma ben presto un urlo squarcia  la surreale atmosfera e sulle ripetitive note di una musica incalzante ha inizio il lungo viaggio di coloro che sono pronti a resistere a tutto.

Numerosi, quindi, i richiami storici e sociali, sui fronti della memoria dove ci oppone al nemico: siano essi i ripidi versanti dell’Appenino Tosco-Emiliano, oppure tutte le barriere architettoniche ancora esistenti, inclusa quella dell’ignoranza. Tuttavia, la resistenza interminabile è quella fatta contro la quotidianità  spesso  senza giustizia: quella piccola, quasi invisibile come la gente comune.

Perché resistenti sono tutte le persone con una disabilità che ogni giorno si ritagliano un loro spazio vitale; sono tutti coloro che cercano di ricostruirsi una dignità semplicemente come persone; sono quelli che sdrammatizzano con una battuta,  e in questo la Mayor Von Frinzius è maestra.

I veri resistenti sono anche coloro che hanno fatto la storia sportiva scalando la “salita hollywoodiana”, la salita dei campioni, l’Alpe d’Huez; perché l’ Alpe d’Huez è il tempio verticale di uno sport che porta sulla pelle le stimmate della fatica, che conserva un legame geloso con le imprese che ne hanno fatto la storia, che si esalta e si emoziona fra le grandi montagne. Alpe d’Huez è la montagna per eccellenza ed il Pirata è il Resistente per eccellenza.

Ma il viaggio non si esaurisce con le imprese del Pirata, continua ricordando con nostalgia  il passato degli anni ’50, con lezioni di teatro tenute da uno stravagante maestro, con gare di poesie, con chi si oppone al naturale passare degli anni con tutte le sue forze… e giunge al termine tornando a “casa”, tornando in teatro perché la vera forma di resistenza degli attori della Compagnia coincide proprio con il loro teatro, con i loro balli ossessivi e ripetuti all’infinito e la loro fragilità messa a nudo.

Dunque, anche questa volta al pubblico non rimane che preparasi ad essere travolto da un turbine di emozioni variegate alle quali non si può rimanere immuni. La regia dello spettacolo, coprodotto dalla Fondazione Teatro Goldoni e dalla associazione Haccompagnami, è curata da Lamberto Giannini, Claudia Mazzeranghi, Aurora Fontanelli, Lucia Picchianti e Francesca Vivarelli. Le coreografie sono opera dei registi e di Silvia Tampucci.

I ragazzi della Compagnia ancora una volta potranno presentare il loro lavoro alla città grazie all’aiuto di storici sostenitori quali la Fondazione Teatro Goldoni e il calciatore Giorgio Chiellini e di altre realtà locali come l’associazione Haccompagnami, ASA, Porto 2000, Darsena Toscana, Rotary Club Mascagni, CTT nord, Banca di Castagneto Carducci e l’associazione Siamo in diversi.

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©2016 pisorno.it
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