20gennaio di admin
La reazione di Paolo Ferrero e Roberta Fantozzi, Rifondazione Comunista:
“La bocciatura da parte della Corte Costituzionale del referendum sulle pensioni è una cattiva notizia, che segue l’affossamento attuato da Napolitano a fine 2012 del primo referendum promosso sulla legge Fornero da parte di Rifondazione Comunista.
Napolitano decise allora, nonostante reiterati appelli, di sciogliere le Camere prima della fine del 2012, facendo così decadere la possibilità di indire il referendum sulla base delle firme raccolte. Però non ci arrendiamo perché riteniamo che la legge Fornero sia una legge inaccettabile, tra le peggiori della storia della repubblica.
Ha aumentato l’età per andare in pensione di oltre 6 anni, si accanisce contro le donne e gli uomini che lavorano, contro quelli che un lavoro l’hanno perso e non sanno come arrivare alla pensione, contro i giovani che vedono bloccato anche da quella legge l’accesso al lavoro mentre la disoccupazione giovanile è alle stelle, contro le donne che gravate dal lavoro riproduttivo non raggiungeranno mai i requisiti per la pensione anticipata.
Nell’auspicare che si modifichino le norme sulla presentazione dei referendum, in modo da avere il parere della consulta prima e non dopo la raccolta di firme, aspettiamo le motivazioni della sentenza, al fine di mettere in campo altre iniziative referendarie contro la legge Fornero non contestabili per errori nella predisposizione dei quesiti, come quella della Lega.
Chiediamo, a tutta la sinistra e alle organizzazioni sindacali di promuoverlo insieme e di costruire iniziative di lotta, sia a livello sociale che politico, contro questa orribile legge.”
Reazione forte, ovviamente, anche da parte della Lega Nord:
E, domani 21 gennaio alle ore 15, i gruppi parlamentari della Lega Nord guidati da Gian Marco Centinaio e Massimiliano Fedriga saranno in presidio davanti alla Corte Costituzionale per annunciare le prossime iniziative sul tema. Sarà presente anche il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini:
“Una Consulta non eletta dal popolo si è permessa di pronunciarsi contro il voto del popolo per l’abrogazione di una legge infame voluta da un governo non eletto: questi soloni della democrazia che si riempiono la bocca di Costituzione, se non sono dei pagliacci che cosa sono?”, ha chiesto provocatoriamente il deputato leghista Gianluca Pini oggi in aula, intervenendo dopo la bocciatura del referendum contro la legge Fornero. Pini ha anche replicato al responsabile economico del Pd Filippo Taddei, oggi critico sulla consultazione promossa dalla Lega. “Un politico che esulta perché viene bocciato un referendum mi ricorda il marito che si taglia le palle per fare dispetto alla moglie”.
“Stasera Renzi è volato in Svizzera per incontrare banchieri e finanzieri, alla faccia degli esondati, operai e disoccupati. Ma il suo governo non arriva a fine 2015, ne sono sicuro. Sono incazzato nero, ma se pensano di fermarci… sbagliano!”
