Le morti in mare continuano: “open the borders”

Mariella ValentiUn mare indifferente all’età dei bambini, delle donne e dei giovani uomini che perdono la vita nella speranza della propria salvezza

6marzo 2016 di Mariella Valenti, Associazione di Amicizia Italo-Palestinese, Livorno

migranti open the borders

I muri ed i fili spinati di un’Europa senza “Pietas” arroccata nei propri egoismi  e razzismi, continuano a violentare la dignità di centinaia di migliaia di esseri umani, mentre lo sfruttamento dei mercanti della morte  è senza tregua.  i leader europei  parlano di “invasione” di migranti,  sapendo di dire falsità…

L’Europa, ha una popolazione di circa 570 milioni di abitanti a fronte di un 5% richiedenti asilo… Abbiamo il dovere di accogliere in sicurezza tutti coloro che chiedono  di entrare, come cita la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “vi è anche il diritto di chiedere ed ottenere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni…”,

  • e non sono forse persecuzioni le torture, gli stupri perpetrati dai terroristi di Daesh nei confronti delle donne,
  • e non sono forse persecuzioni le bombe, e la violazione dei diritti umani?

migrantiE’ ora che si aprano “Corridoi Umanitari”, unica possibilità per eliminare la tragedia delle vite perse. In questi giorni abbiamo assistito ad un inizio di questo percorso, grazie alle Chiese evangeliche, Valdesi e la Comunità di Sant’Egidio che sono andati a prendere in Libano famiglie siriane, molti bambini, portandoli in Italia e  inserendoli in un cammino di solidarietà… Ma è ben poco rispetto alla moltitudine di persone che si affacciano alle porte dell’Europa, deve essere quest’ultima a promuovere e governare questo percorso, non si può delegare alla buona volontà  di privati o associazioni ciò che invece compete alle Istituzioni.

I profughi  innalzano cartelli con su scritto: “open the borders”, noi abbiamo l’obbligo morale e politico di rispondere “Welcome every body”,  salvandoli, coniugando la loro sicurezza e la nostra accoglienza.

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