Sabato 13 giugno alle 17.30 in via Roma 69, presso la Libreria Belforte
Francesco Mencacci e Antonio Celano presentano Renato Barilli
La narrativa europea in età contemporanea
Cechov, Joyce, Proust, Woolf, Musil
12 maggio 2015 di admin
Il libro
I manuali scolastici insistono sulla distinzione tra un’età moderna e una contemporanea. In ambito narrativo, la prima trionfa nell’Ottocento ponendo in primo piano l’homo oeconomicus, immerso soprattutto nella lotta per l’esistenza, al fine di procurarsi beni di fortuna, sotto il dominio di impulsi dettati in lui da madre natura. Ma verso la fine di quel secolo scatta una rivoluzione scientifica per cui l’interesse va tutto a un homo epistemologicus, che con filosofi come Bergson, psicologi come Freud, scienziati come Einstein, sperimenta una specie di esplosione dell’io. Per dirla con Pirandello, scopriamo di essere “uno, nessuno e centomila”.
L’autore di queste pagine, infatti, ha esordito studiando appunto Pirandello, associato a Svevo, ora estende l’indagine ad altri colossi di quella rivoluzione, gli inglesi Joyce e Woolf, il francese Proust, l’austriaco Musil, dopo aver già parlato di un altro fondamentale narratore in lingua tedesca quale Kafka. Sono i protagonisti della narrativa contemporanea, rivolti a frugare nell’inconscio, a ricavarne minimi frammenti di vissuto, che saranno le epifanie di Joyce, o i fenomeni sul tipo della madeleine nel caso di Proust, o i granelli di sabbia che l’Uomo senza qualità di Musil insinua nell’ingranaggio del potere austro-ungarico. Il saggio indaga sulle molte vie, spesso sotterranee, che collegano tra loro questi grandi innovatori.
Renato Barilli,
classe 1935, ha aderito alla neoavanguardia divenendo un esponente di spicco del “Gruppo ’63”. È professore emerito dell’Università di Bologna, dove per lunghi anni ha insegnato estetica, Arte contemporanea e Fenomenologia degli stili, mai trascurando la critica della narrativa.
Tra le sue opere più note: La barriera del naturalismo. Studi sulla narrativa italiana contemporanea (1980), Informale Oggetto Comportamento (1988/2006), Haring (2000), È arrivata la terza ondata. Dalla neo alla neo-neoavanguardia (2000), Maniera moderna e Manierismo, (2004), Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005 (2006), La linea Svevo-Pirandello (2003), D’Annunzio in prosa (1993), La neoavanguardia italiana dalla nascita del “Verri” alla fine di “Quindici” (2007) e, con Angelo Guglielmi, Gruppo 63. Critica e teoria (2003). Parallelamente alla Transavanguardia di Achille Bonito Oliva ha scoperto e promosso il gruppo di artisti italiani da lui definito dei Nuovi-nuovi.