Licenziamento due dipendenti di Aamps, BuongiornoLivorno: “prima di parlare di furbetti, attendiamo di conoscere i fatti”

La civetta de Il Tirreno di ieri esce con titolo a lettere cubitali sul licenziamento in tronco di due dipendenti di Aamps per (presunta) falsa malattia

12agosto 2017 da BuongiornoLivorno

L’Azienda, a detta del giornale, non parla, trincerandosi dietro un silenzio impenetrabile (da chi arriva la notizia, allora?) ma il Sindaco, invece, coglie subito la palla al balzo e interviene sui social con un bel post in cui si parla di furbi e pugno duro. L’importante, in questi casi, è sbattere il mostro in prima pagina, speculando sul destino delle persone e dimenticando che quegli stessi lavoratori, a prescindere dal fatto, hanno una vita e una famiglia da tutelare.

  • In questi casi sarebbe preferibile più cautela, sarebbe meglio chiedere un riscontro ai sindacati che rappresentano i lavoratori per evitare di scrivere o insinuare fatti e circostanze che potrebbero non risultare esatti, generando l’effetto mediatico che forse fa vendere qualche copia in più, ma che potrebbe danneggiare non solo i due lavoratori licenziati, ma tutta la categoria.
  • In questo caso la categoria dei lavoratori è anche una categoria particolare; sono lavoratori che svolgono un servizio pubblico essenziale, quello dell’igiene urbana e lavorano in un’azienda pubblica, svolgendo un’attività a servizio della città.

Il Sindaco da parte sua, prima di parlare di furbetti, poteva chiedere e informarsi: non dovrebbe avere difficoltà, trattandosi di una società interamente del Comune di Livorno. Poteva astenersi dall’alzare i toni, attendendo di conoscere meglio come si sono svolti i fatti, evitando di continuare a giocare sulla pelle degli operai la sua personale battaglia elettorale contro il PD. 

E invece la notizia è troppo ghiotta, serve per sottolineare un “altro segnale di discontinuità rispetto al passato”. Abbiamo già assistito a questa battaglia politica nei mesi precedenti il concordato e ancora la guerra sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori non sembra essere finita.
Ci sembra grave che un Sindaco non capisca quanto sia controproducente mettere la città contro i lavoratori di un’azienda che è della città.

  • Chiediamo a chi amministra la città di concentrarsi su questioni più attinenti al proprio ruolo e di dare conto alla città di come si intende svolgere il servizio di igiene del territorio sul territorio comunale. Chiediamo aggiornamenti sulle condizioni e sull’atmosfera di lavoro che i dipendenti si trovano a vivere quotidianamente.
  • Chiediamo conferma della notizia di possibili nuove esternalizzazioni (ma il Sindaco non era per lo svolgimento del servizio da parte dell’azienda pubblica?) e chiediamo rassicurazioni in merito al mantenimento dei livelli occupazionali, anche di chi, magari, non risulterà idoneo a svolgere l’attività legata al servizio di raccolta PAP (porta a porta) che richiede un impegno fisico ovviamente molto più stressante rispetto al lavoro fatto con camion robotizzati.

Sui licenziamenti attendiamo di conoscere i fatti, sapere come i lavoratori intendono difendersi e gli esiti di eventuali ricorsi, nel rispetto di quello che prevede lo Statuto dei Lavoratori.

Filippo Nogarin Sindaco (da profilo facebook) 11agosto 10:37 

“Ferma restando la presunzione di innocenza che non deve essere mai messa in discussione, ben venga se Aamps ha cominciato a fare controlli mirati per smascherare chi fa il furbo”. 

“Un altro segnale di discontinuità rispetto al passato e un occhio di riguardo in più per i cittadini. Perché, non dimentichiamolo: ogni operatore che rimane a casa senza giustificato motivo, è un operatore in meno sulla strada e questo crea un danno all’intera comunità, oltre che all’azienda. E comunque è bene ricordare anche che da settembre, così come prevede il piano industriale, l’azienda comincerà ad assumere nuovo personale per estendere la raccolta porta a porta a tutta la città. Non solo pugno duro, dunque, ma una strategia chiara per migliorare il servizio a beneficio di tutti i livornesi”.

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