L’Italia brucia, tra le polemiche. Ma, i Forestali non ci sono più, cancellati della legge Madia di riforma Pubblica Amministrazione

Il Corpo forestale dello Stato nato nel 1822 ha cessato di esistere dal 1 gennaio 2017 con l’attuazione della legge Madia sulla riforma della Pubblica Amministrazione, dove dipendenti e funzioni sono state trasferite forzatamente all’Arma dei Carabinieri. Così, mentre l’Italia brucia e nei territori devastati da incendi si lamentano insufficienza di uomini e mezzi, a causa di un organico sottostimato di Vigili del Fuoco e pochi volontari, con una disposizione di servizio, datata il 7 luglio, il Comando dei Carabinieri impone alle ex Guardie Forestali di non intervenire più in caso di incendi ma, casomai di limitarsi ad avvisare i Vigili del Fuoco.

14luglio 2017 da USB nazionale

Unione Sindacale di Base, ecco il documento che vieta agli ex Forestali di intervenire negli incendi boschivi:

L’Italia brucia, tra le polemiche. Da ognuna delle zone interessate dai devastanti incendi di questo periodo, si levano alte grida di dolore per l’insufficienza di mezzi e uomini. Sono pochi i Vigili del Fuoco, sono pochi i volontari, sono pochi i Forestali… Un momento, ma i Forestali non ci sono più, il loro Corpo è stato sciolto, oltre settemila dei quasi ottomila effettivi sono passati armi e bagagli nell’Arma dei Carabinieri, mentre le loro competenze sono state accollate ai Vigili del Fuoco. Non bastasse, il loro prezioso patrimonio di mezzi sul fronte della lotta agli incendi boschivi, giace praticamente inutilizzato nei capannoni, bloccato dalla burocrazia, cioè dalla mancanza di decreti attuativi della riforma Madia. Classica storia all’italiana.

Le vette dell’assurdo sono però raggiunte da una disposizione di servizio del 7 luglio scorso, emanata dal comando generale dei Carabinieri, in cui si chiarisce una volta per tutte cosa devono fare in caso di incendio boschivo gli ex Forestali entrati nell’Arma: niente.
Come si può leggere nel documento allegato, firmato dal generale Antonio Ricciardi, in caso di incendio bisogna chiamare i Vigili del Fuoco e poi andarsene. Al limite, ma proprio al limite, si interviene per soffocare “piccoli fuochi”. Trattandosi di comunicazioni burocratiche, si attende una disposizione di servizio che definisca meglio il concetto di “piccoli fuochi”: una fiammella? Una vampa di un paio di metri? Chissà…
Al di là delle battute, è chiarissimo il cambiamento in peggio nella lotta agli incendi boschivi. Se ne occupino i Vigili del Fuoco, che hanno già miliardi di grattacapi. Gli ex Forestali, tutti oggi dotati di pistola di ordinanza, si dedicheranno alle indagini. Come ha anche rivendicato il ministro dell’Ambiente Galletti ai microfoni di Rai News: “Noi vogliamo che i carabinieri siano impegnati nell’attività d’indagine”. Un cambiamento totale di politica: una volta si parlava di prevenzione, ora di repressione. E l’Italia brucia.

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