
La segreteria della Filt-Cgil, le R.S.A. di Cgil-Cisl-Uil esprimono soddisfazione per l’andamento dello sciopero di venerdì 4marzo, in Ltm e per il comportamento esemplare dei lavoratori dell’azienda
5marzo 2016 da R.S.A. Ltm Livorno
Lo sciopero è pienamente riuscito, con un’adesione pressoché totale e nonostante la condotta irresponsabile dell’azienda, che non ha voluto incontrare i Rappresentanti Sindacali al fine di riaprire un percorso di condivisione, ha visto i lavoratori decidere per la sospensione dello stesso, rientrando così al lavoro ampiamente prima del termine.
Decisione raggiunta in assemblea, a seguito della presa in carico della responsabilità da parte dei Lavoratori al fine di limitare i danni al cliente, agli utenti e al Porto di Livorno in generale.
I rappresentanti sindacali e i lavoratori si aspettano che la stessa risposta arrivi anche dall’azienda, in ordine a ripristinare corrette relazioni sindacali e a dare garanzie e certezze sul futuro.
La Segreteria Filt Cgil , le R.S.A. e i lavoratori tutti intendono ringraziare i Lavoratori e Delegati Sindacali di altre realtà del porto (Uniport, Scotto ,Alp, Seatrag, i lavoratori di Intempo, Cpl, Cilp, Lucarelli Terminal, Sintermar , etc. etc.) che hanno manifestato la loro solidarietà, partecipando al presidio per tutta la sua durata.
Questo è il segno della solidarietà tra lavoratori e va nel solco della nostra azione sindacale, ovvero quella di considerare il porto come un’unica grande “fabbrica” dove i lavoratori dialogano tra loro e si muovono come una sola forza. Grazie a tutti.
Le motivazioni alla base dello sciopero di ieri, sono molteplici:
prima fra tutte la grande preoccupazione, non mitigata dai diversi incontri con la società presso la sede di confindustria, inerente il sostanzioso calo di lavoro che negli ultimi anni fa apparire la gestione aziendale come debole e insufficiente.
Ad essa si aggiunge la mancanza di una strategia complessiva, volta anche a migliorare le condizioni organizzative, che più volte è stata annunciata ma mai concretamente presentata. L’azienda ha preferito, in spregio alla contrattazione collettiva Nazionale e Aziendale, proseguire con interventi unilaterali e incomprensibili dal punto di vista dei lavoratori, che hanno avuto come unico effetto quello di smontare ciò che con l’azienda si è costruito negli anni.
I lavoratori e le loro rappresentanze hanno adempiuto, pur contestandone il metodo, a tutte le richieste aziendali, anche quelle relative agli aumenti dei carichi di lavoro, oggi al limite della sicurezza e quindi non più tollerabili, che non coincidono con quanto denunciato dalla società in merito a un esubero di personale.
Non siamo più disponibili ad assistere al lento declino della società che appare oggi senza un progetto e senza una possibilità di guida.
Siamo disponibili ad affrontare una discussione basata sul rispetto delle relazioni sindacali, che ripristini gli accordi già condivisi e sottoscritti ed eventualmente rivedibili, rispetto a un patto solido per il futuro, che chiarisca, una volta per tutte le prospettive, comprese le dovute garanzie occupazionali.