In più di duemila a festeggiare l’arrivo dello Sputnik di Luca Carboni all’Obihall di Firenze
27 Ottobre 2018, di Michele Faliani
Devo essere sincero, non sapevo cosa aspettarmi dal concerto di Luca Carboni. Sia perché non avevo mai assistito ad un suo concerto, sia perché non l’ho mai seguito neanche dal punto di vista discografico, imbattendomi di tanto in tanto in qualche sua canzone in TV o in radio. Però uno che intitola un album “…e intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film” almeno un minimo di attenzione se la merita secondo me. E la mia curiosità è stata premiata con un concerto di due ore tecnicamente perfetto, con una grandissima band e con un impianto luci e video incredibile. Tutti vestiti in stile Kraftwerk (camicia rossa, cravatta e pantaloni neri), Luca Carboni e i suoi musicisti hanno prima dato spazio alle canzoni di “Sputnik”, ultima fatica in studio, per poi lasciare spazio ad una sorta di “best of” dal vivo che ha visto uno dopo l’altro gli innumerevoli hit di del cantautore bolognese, da “Silvia lo sai” a “Luca lo stesso” passando per “Farfallina”, “Inno nazionale”, “Mare mare” e tantissime altre”. Con il gran finale di “Vieni a vivere con me” ripreso da centinaia di cellulari del pubblico corso sottopalco ad abbracciare il proprio beniamino. Un bel finale per un gran bel concerto.
Grazie a bitconcerti per l’ospitalità.
La scaletta del concerto:
- Segni del tempo
- Amore digitale
- Il tempo dell’amore
- I figli dell’amore
- Io non voglio
- L’amore che cos’è
- 2
- La nostra strada
- L’alba
- Bologna è una regola
- Sputnik
- Ogni cosa che tu guardi
- Il mio cuore fa ciock!
- Farfallina
- Gli autobus di notte
- Stellina (dei cantautori)
- Silvia lo sai
- Luca lo stesso
- Prima di partire
- Inno nazionale
- 10 minuti
- Ci vuole un fisico bestiale
Encore: - Mare mare
- Una grande festa
- Fragole buone buone
- Vieni a vivere con me