Quasi due ore di forza e di energia per un concerto fuori dal comune, e Noemi conquista il pubblico della Villa del Colle
19dicembre 2016 di Michele Faliani
Ammetto che non ho mai comprato un disco di Noemi, né credo che ne comprerò mai; non ho neanche mai visto X Factor quando era una concorrente, e ieri alla Villa del Colle era la prima volta che assistevo ad un suo concerto dal vivo. Ma le canzoni di Noemi, o almeno quelle più famose, le conoscono un po’ tutti, me compreso, e devo dire che ascoltarle una dietro l’altra fa pensare, perché un’artista che ha già così tante canzoni nella storia del pop italiano, nonostante i pochi anni di attività, una certa impressione la fa. E al di là dei gusti personali bisogna ammettere che nel concerto di ieri di buone canzoni se ne sono sentite parecchie, alcune addirittura molto buone (mi riferisco a “Idealista!”, “L’amore si odia”, “Vuoto a perdere” e “Sono solo parole”); ma la cosa che mi ha colpito di più è che la nuova ‘roscia’ della canzone italiana ha una forza espressiva e un’energia che sinceramente non mi aspettavo, oltre naturalmente ad avere una voce della madonna. E poi è accompagnata da una band di fuoriclasse, capitanata dal chitarrista fiorentino Bernardo Baglioni (anche l’arrangiatore dei brani della scaletta) che con le 6 corde ci fa davvero cosa vuole. Molto emozionante anche il momento in cui Noemi, poco prima di eseguire “Amen”, ha dedicato la canzone a Silvia Capasso, la cantante calabrese scomparsa per un aneurisma proprio qualche ora prima, e che aveva fatto parte del suo team in un’edizione di The Voice di qualche anno fa. “Grazie a tutti, ci vediamo con il prossimo disco!” e dopo due ore di musica e parole Noemi e la sua band si sono ritirati nei loro camerini. I fan più incalliti, che ieri erano davvero tanti, sperano che l’attesa non sia troppo lunga.
Grazie a Noemi, ad AD Management, a Pocheparole Comunicazione e alla Villa del Colle per l’ospitalità.