Paolo Ferrero: un NO antifascista

04novembre 2016 di Gisella Seghettini

foto-004Bella mattinata, al mercatino del Venerdì di Livorno in compagnia di Paolo Ferrero presso il gazebo di Rifondazione Comunista

Molte persone si sono avvicinate per parlare del Referendum del 4Dicembre, alcune ancora indecise su come votare, altre, la maggioranza, convinte a votare No.

foto-009E Ferrero, con la gentilezza e la fermezza di chi ha le idee chiare, ha espresso i vari motivi per votare No soffermandosi soprattutto sul fatto  che le modifiche promosse dal governo spostano il potere dal basso verso l’alto, dal parlamento verso il Governo, diminuendo fortemente la sovranità popolare. Pensiamo per esempio ai tempi contingentati per il Parlamento sulle leggi che gli interessano: ciò vuol dire che il popolo, i cittadini si vedranno approvate leggi, prima che vi possa essere una reazione di contrasto alle medesime se ledano i loro diritti.

foto-006Il problema in questo paese non è quello di fare le leggi di corsa (vedi Jobs act o legge Fornero) ma, di dare più potere al popolo, perché questo abbia tempo e modo di controllare cosa fa il potere.

Un potere, quello del governo, sempre più compromesso con i grandi potentati finanziari. E poi, a coloro che ci criticano perché anche parte della destra (ricordiamo che l’altra parte sta al governo con Renzi), noi  diciamo che il nostro è un NO antifascista e cioè in difesa di una Costituzione che è nata dalla Resistenza, a fianco di ANPI.

  

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