4novembre 2015 di S.L.
Un imprenditore cinquantottenne, originario dello Sri Lanka e residente nel comune di Collesalvetti, non riuscendo ad accettare la fine di un rapporto, iniziato circa otto anni fa e conclusosi nella separazione di fatto, al momento in cui si è reso conto che l’intenzione della ex era quello risoluto di riorganizzarsi una vita autonoma, si è reso protagonista di pedinamenti e appostamenti, inoltre risulterebbe, in un crescendo di irrazionalità aggressiva, di essersi spinto fino alle ingiurie e minacce con danneggiamenti a cose, tra cui la auto personale.
La donna è un’operaia rumena di 30anni che lavora a Livorno, vistasi in difficoltà a seguito dell’insistenza soffocante dell’ex compagno, ha denunciato i fatti ai Carabinieri, di istanza nel comune di Collesalvetti. Avviate le indagini, a conclusione è scattata la denuncia a piede libero, per stalking .
Insomma, un altro caso di quelli a cui non riusciamo, fortunatamente, ad abituarci ma, anche un prodotto subculturale di cui sembra difficile liberarsi. L’idea del possesso ossessivo nel rapporto di coppia, è un pensiero che principalmente (come in questo caso) coinvolge il genere maschile ma, ha radici profonde nelle contraddizioni e aberrazioni consolidatesi nel percorso storico delle relazioni umane.
Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, molte le iniziative nel mondo per rinnovare la speranza di una diversa maturazione e presa di coscienza, sul fatto che “amare non è possesso” e lo stalking è reato da perseguire penalmente.
