
24 ottobre 2015 da Gruppo di minoranza sindacale-Camping CIG e altri lavoratori e lavoratrici
Nell’assemblea del 9 di ottobre i lavoratori decisero che, nel caso in cui entro una settimana non fossero emerse novità concrete e positive, si sarebbe andati immediatamente alla mobilitazione, secondo le testuali parole del segretario nazionale Fiom, Faticanti. Non solo non è stato rispettato quell’impegno, ma dopo l’esito negativo dell’incontro del 22 ottobre tra Azienda e Sindacato, quest’ultimo si limita ad annunciare la riunione del consiglio di fabbrica.
Le risposte avute dal sindacato nell’incontro del 22, sono state senza dubbio negative:
- a) Ad oggi non rientrerà nessun lavoratore dalla cassa integrazione.
- b) Non si ottiene niente rispetto alla decurtazione salariale (per contributo mensa ecc.) di cui, fra l’altro il sindacato si era ben guardato di accennare nell’assemblea. E’ probabile che l’azienda, dopo aver ottenuto un accordo capestro per i lavoratori, non lo stia neanche rispettando .
- c) Nel comunicato il sindacato, nei fatti, ammette perfino che l’azienda non rispetterà l’impegno di aumentare i volumi di produzione per il mese di Novembre, come era stato invece sottoscritto nel verbale di incontro al Mise, solo pochi giorni or sono.
- d) Nonostante questo si rimanda tutto ad altri incontri, all’infinito, accettando ogni cosa. In pratica delle conclusioni e di quanto annunciato da Faticanti non e’ rimasto niente .
Diciamo al sindacato:
- Considerati i ritardi, è stato tradito il mandato dei lavoratori che avevano dato l’ultimatum all’azienda;
- Chiediamo che si organizzino iniziative di forte mobilitazione di tutto il territorio, senza aspettare un giorno in più;
- Se qualcuno del sindacato non vuole applicare il mandato democratico dei lavoratori deve trarne le conseguenze e dimettersi subito;
- Il sindacato è tenuto a organizzare subito iniziative di mobilitazione , da decidere al più presto riunendo l’assemblea di tutti i lavoratori alla presenza dei segretari nazionali per far rispettare totalmente mandato dei lavoratori; non basta certo riunire il consiglio di fabbrica a parte chiuse!