Province: a fronte della gravità della contro riforma Renzi, l’urgenza è la riassunzione delle funzioni e del personale ad esse dedicato

monica sgherriEmerge la gravità della contro riforma del Governo Renzi. L’urgenza è la riassunzione delle funzioni e del personale ad esse dedicato, da parte della Regione. Condivisione piena delle proteste dei dipendenti regionali.

13gennaio da Monica Sgherri, Rifondazione Comunista

provinceAll’irresponsabilità delle scelte del governo, non pare esserci mai fine. Eravamo (e restiamo) contrari, fin da quando si prospettò col Governo Monti, l’abolizione dell’elezione diretta (cioè la cancellazione del voto popolare) dei Consigli Provinciali, via via spacciata per abolizione delle Provincie, contrari in quanto si riduceva la rappresentanza del pluralismo politico e, quindi il controllo democratico su servizi essenziali oltre al diritto dei cittadini di scegliere chi governerà i servizi a scala sovra comunale.

Al peggio non c’è però mai fine e oggi con Renzi il quadro si fa ancora più drammatico, in quanto la demagogica (e falsa) abolizione delle Province si scarica sui lavoratori delle province stesse, quasi cinquemila in Toscana, il cui futuro è più che incerto e si prospetta di fatto una road map di licenziamento di massa, e ai quali il governo non ha accettato di applicare nemmeno alcune salvaguardie, come la possibilità di andare in pensione con i parametri “pre Fornero”.

Una volontà governativa, prosegue Sgherri, che rasenta il persecutorio. Il tutto aggravato, creando un circolo vizioso, di tagli enormi di trasferimenti di risorse a Province, Comuni (e anche Regioni), ultima e più grave in ordine di tempo a causa dell’ultima legge di stabilità governativa. Di fronte a un quadro del genere, e a tutta la partita delle funzioni (essenziali) svolte dalle province da riassegnare, per noi essenziale, come in parte richiamato nell’informativa della Giunta, sarà legare il destino delle funzioni a quelle del personale.

province livorno1La riassunzione delle funzioni e dei servizi strategici delle province da parte della Regione deve corrispondere alla (piena) presa in carico del personale provinciale ad esse oggi dedicato. Si parla di servizi essenziali e non certo un orpello di cui si può far a meno, e si deve ricordare che già oggi e da anni (col blocco decennale delle assunzioni) le Province (così come i Comuni) operano in sotto dimensionamento e in sofferenza. Occorre quindi garantire, tramite la riallocazione delle funzioni, i servizi essenziali (e garantire l’adeguato decentramento di servizi. Si pensi a tutta la partita dei centri per l’impiego e i servizi per il lavoro, che richiedono una diffusione sul territorio per essere efficaci) e, questo deve conseguentemente significare il recupero di (tutto) il personale provinciale qualificato per svolgere tali compiti.

Non arretreremo di fronte a questo che è il più urgente dei punti sul tappeto, pena altrimenti colpire i lavoratori, servizi essenziali, e farsi corresponsabile delle scelte sciagurate del Governo.

Recommended For You

About the Author: Pisorno