Province, entro gennaio il riordino delle funzioni. L’assessore e il miracolo dei pani e dei pesci: 90milioni di tagli nel 2015 e i problemi del personale

Vittorio BugliEntro gennaio la Giunta presenterà al Consiglio una proposta di legge per riordinare le funzioni regionali a suo tempo affidate alle Province.

13gennaio 2015 di admin

Lo ha annunciato questo pomeriggio, l’assessore Vittorio  in una comunicazione al Consiglio Regionale, sullo stato di attuazione della legge Del Rio. “Il nostro impegno, ha sottolineato, è di procedere all’attuazione di una riforma che introduca una seria riorganizzazione istituzionale della nostra regione”.

movimentoIn premessa sul riordino delle Province ha precisato: “le ulteriori incertezze determinate dalla legge di stabilità 2015. E’ evidente che le ingenti minori risorse di Province e Regioni rischiano di compromettere la dimensione del riordino, in Toscana si stimano minori risorse a carico delle Province per oltre 90 milioni di euro già nel 2015 e, sui problemi del personale il Governo non ha ritenuto di dare risposte positive”. Ha, poi, proseguito Bugli, “se le finalità della proposta di legge che la Giunta toscana si appresta a presentare al Consiglio è:

  • un riordino di funzioni basato sui principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione “in modo da migliorare le prestazioni erogate a cittadini e imprese”;
  • la semplificazione dei processi decisionali, organizzativi e gestionali avendo cura di non disperdere il patrimonio di competenza e professionalità del personale provinciale;
  • la valorizzazione della Città Metropolitana per rafforzarne il ruolo di governo del territorio e di coordinamento dei Comuni

province livorno2la scommessa non è ritagliare competenze amministrative aggiuntive rispetto alle altre Province, ma puntare sulla sostanza degli interventi, sulla condivisione Regione-Città e l’assicurazione circa la partecipazione delle comunità locali”. Circa la volontà di non percorrere strade centralistiche: “sarà la legislazione di settore a indicare le modalità innovative, intanto è intenzione della Giunta avviare una fase di sperimentazione”.

province livorno5Per quanto attiene al personale coinvolto nel riordino delle funzioni e alla rassicurazione del posto di lavoro è stato dichiarato che: “il primo compito della legge sarà di consentire l’esatta individuazione del personale addetto alle funzioni da trasferire, la Regione dovrà fare i conti con le risorse da destinare al trasferimento di questo personale, da riassumere presso di sé in un impegno che non è in discussione”. Circa le risorse finanziarie: “Un buon riordino non può essere compiuto con Istituzioni a grave rischio di tenuta finanziaria” pertanto, Bugli ha auspicato che tutte le istituzioni, a iniziare dallo Stato centrale, facciano la loro parte rassicurando che: “la Regione non si tira certo indietro dal fare la sua parte”. E circa la volontà di non percorrere strade centralistiche: “sarà la legislazione di settore a indicare le modalità innovative, intanto è intenzione della Giunta avviare una fase di sperimentazione”.

La comunicazione ha infine allegato uno schema con una sintesi circa le funzioni “potenzialmente congrue” per essere trasferite alla Regione e ai Comuni.

Ma in sostanza, a questo punto:

– non si capisce più che ci staranno a fare gli Enti Provincia

– si comprende, invece, perfettamente che la parte del leone sulle risorse andranno a Firenze, in qualità di città metropolitane

– e che i Comuni perderanno quel minimo di autonomia politica sulla gestione del proprio territorio che, di fatto, sarà sotto continuo ricatto.

Insomma siamo alle solite, anzi alla solita supposta istituzionale a cui gli ultimi Governi ci stanno abituando e, da quanto si è capito pioveranno tagli di risorse, tagli di posti di lavoro, tagli di servizi ai cittadini e il tutto condito con tagli alla democrazia.

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