Ieri sera erano già più di cento, i partecipanti all’incontro costitutivo del Comitato di lotta contro il parcheggio a pagamento, che si sono ritrovati nella sede dell’Italmotors
25settembre 2015 da Comitato Quartiere Carducci
Hanno raccolto l’invito di Mario Raso, di Marcello Venturi , di Luca Stellati e di altri residenti e lavoratori della zona Carducci, il passaparola ha funzionato ed erano molti di più di quanti gli ospiti ne attendessero, erano presenti anche alcuni abitanti di Via De Lardarel.
Oggetto del contendere il progetto annunciato dall’Amministrazione comunale di realizzare un parcheggio a pagamento di 600 posti dalla stazione al Cisternone. Sembra che l’idea dell’assessore Aurigi sia nata a seguito della soppressione dei posti auto di Piazza del Municipio, c’è da risarcire in qualche modo la ditta di Pisa appaltatrice del parcheggio, ma il nesso col progetto di megaparcheggio a pagamento in Viale Carducci appare assai labile, se non pretestuoso.
Dieci anni fa, per la precisione nel 2004, l’Amministrazione comunale di allora tentò di far diventare i controviali corsie preferenziali degli autobus sull’asse centro – stazione – ipercoop. Il tentativo fu cancellato da una corale mobilitazione degli abitanti e dei lavoratori, che produsse anche un clamoroso sit-in che bloccò per pochi minuti il corteo di auto del Presidente Ciampi, in visita alla sua Livorno.
“Siamo stanchi – dice Luca Stellati nell’introduzione – di essere considerati uno strumento di supporto per altre finalità, dieci anni fa’ un’autostrada verso l’ipercoop, oggi un silos della stazione o del centro cittadino, fra l’altro mal dislocato! Siamo un Quartiere su cui gravitano decine di migliaia di persone, un elemento di essenziale congiunzione della parte ovest della città, da Colline a Sorgenti, che non può essere spezzato ed asservito.”
E’ così che l’incontro assume una dimensione immediatamente operativa, si raccolgono le adesioni al Comitato ed i contributi economici per la stampa di volantini informativi, viene stilata una petizione che chiede una moratoria del progetto e l’avvio di un percorso democratico di discussione con i cittadini, l’obbiettivo è raccogliere centinaia di firme in tempi brevi, entro il 5 ottobre.
Il Comitato, ormai costituitosi, intende consegnare il 6 ottobre le firme raccolte all’Amministrazione Comunale, chiedendo di essere ricevuti per poter esprimere le proprie riserve e preoccupazioni.
Ci auguriamo, dicono molti dei presenti, che Sindaco e Giunta non vogliano sottrarsi ad un confronto senza pregiudiziali con i cittadini che rischiano di vedere compromessa la propria vivibilità da una scelta insensata. Se così non sarà, visti i precedenti assai combattivi del rinato movimento di quartiere, ci sarà da aspettarsi una “vivace mobilitazione”.
