Rivellino da spostare in area ex TRW ed è, scontro politico

L’impianto di smaltimento delle acque del Rivellino sarà spostato nell’area di proprietà dell’Autorità Portuale e di Enel

rivellino.

Rivellino105luglio 2016 admin

Un intervento di costruzione di un nuovo impianto, funzionale in termini di efficienza e adeguato alle nuove necessità, che da tempo è stato reclamato da tutte le componenti politiche cittadine ed oggi al centro dello scontro politico:

Da Unione Comunale Partito Democratico Collesalvetti

“Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Collesalvetti esprime assoluta contrarietà circa la proposta di delocalizzazione del depuratore del Rivellino nella zona individuata dall’Amministrazione livornese, adiacente al nostro territorio Comunale, come riportato dalle notizie apparse sulla stampa.

Da sottolineare che in tale impianto, oltre alle acque civili, l’Amministrazione Comunale di Livorno sembra intenzionata (dalle parole dell’ex direttore e oggi consulente Caturegli su Il Tirreno di oggi) a trattare anche le acque di percolato provenienti dalla discarica di Vallin dell’Aquila e le acque di Raffineria Eni. Ancora una volta assistiamo ad una gestione dell’Amministrazione Cinque Stelle livornese che tende a scaricare sui territori limitrofi, senza alcun preventivo coinvolgimento, le proprie problematiche.”

Da Forum Ambiente e Territorio Sinistra Italiana Livorno

Prendiamo atto che il PD di Livorno e di Collesalvetti pur cercando in qualche modo di fare opposizione alla Giunta Nogarin arrivi pure a sostenere contro gli interessi dei cittadini di Livorno e Collesalvetti che lo spostamento del depuratore del Rivellino è da evitare. Questa è la dimostrazione che il PD non ha argomenti e idee su come fare opposizione a Nogarin.

Forse è bene ricordare al PD che nel territorio di Collesalvetti al confine con quello di Livorno se lo ricordano c’è una raffineria dagli anni trenta che ha inquinato il terreno da idrocarburi, un impianto che è si in gran parte sul territorio di Colle ma e che inquina la falda di Livorno e forse bisogna ricordare che la gestione dei rifiuti sul territorio livornese va cambiata in particolare con chi periodicamente fa i “fuochi di artificio” delle proprie discariche, che ricorda la “terra dei fuochi”.

Lo spostamento del depuratore del Rivellino può essere una risorsa importante per la città per due semplici motivi:

  1. Si libererebbe uno spazio importante e storico per la città che potrebbe diventare la porta per le crociere:Forte San Pietro, e Fortezza Vecchia con un percorso che può arrivare passando per piazza Cavallotti fino al mercato centrale, magari fare come all’expo un centro di degustazione di prodotti toscani di alta qualità.
  2. Si farebbe un impianto nuovo più funzionale che può dare acqua industriale ( per porto e imprese) di qualità e alla città, con la creazione di un polo ecologico anche di trattamento e riuso dei rifiuti, utilizzando nuove tecnologie attraverso un economia circolare che crea sviluppo.
  3. In questo quadro chiediamo alla Giunta del Comune di Livorno come si possa realizzare questo intervento evitando che Iren acquisisca il 51% di ASA come è stato tanto sponsorizzato da Bacci e Bellandi nelle settimane scorse, che ora rinnegano con la posizione assunte in ambito consiliare dal PD a Livorno e dalla nota del PD di Collesalvetti.

Sinistra Italiana sarà disponibile a realizzare questo intervento partendo dalle risorse possibile che metterà in campo la Regione Toscana, con un piano che eviti la privatizzazione di ASA ma  ora spetta al Sindaco Nogarin la proposta fattibile per realizzare questo progetto.

Da Sergio Landi

Il fatto che ogni settimana parta un treno non è in se sintomo nè di nuovo dinamismo nè di fantasia. Ora è il momento dello spostamento del Depuratore del Rivellino alla “TRW”. Si fa per dire. Ovvero nei dintorni. Infatti per le aree TRW e Delphi vale quel che ha scritto il 10 maggio la Giunta della Regione in risposta alla Mozione delle Minoranze del 2 marzo.Si tratta di un sito, di proprietà privata, di bonifica di interesse regionale e vincolato agli accertamenti ambientali e di eventuale bonifica. Spostare il Depuratore è una vecchia e buona idea che nel corso del tempo si è scontrata con problemi rilevanti di costi e di aree idonee. E’ chiaro che lo spostamento in zone definibili a destinazione “mista” industriale/logistica/altro è un vantaggio sotto il profilo dei tempi di destinazione.

Quella di proprietà ENI/Autorità Portuale sembra urbanisticamente adatta. Le questioni che si dovrebbero porre sono:

  1. Avere un quadro generale e coordinato che contemperi tempi/costi/priorità di destinazione delle aree
  2. Nel momento che si chiede a Invitalia di raccogliere le “call” per nuovi insediamenti industriali per creare lavoro non si può rischiare di rispondere “che non ci sono aree industriali” o perchè già impegnate o perchè non impegnabili con tempestività
  3. Poichè il recupero delle ex aree TRW e Delphi, come segnalato anche con la Mozione delle Minoranze in CRT su iniziativa di Vertenza Livorno, è decisivo per ridare una prospettiva di sviluppo alla città è bene collegare il singolo aspetto dell’eventuale spostamento del Depuratore ad una più generale disegno di riutilizzo di un sistema di aree ampio senza giocare allo sfoglio del carciofo.

Insomma ci vuole una Regia,un Copione ed Attori che sanno fare bene la parte. Come persona che da tempo segue e sostiene la lotta di Vertenza Livorno penso che fare le cose giuste sia oramai indispensabile insieme al farle presto.

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