Snai, anticipata via mail, procedura di licenziamento per 68 dipendenti, 54 nello stabilimento di Porcari (Lucca)

 

Al di là dei numeri e delle mansioni coinvolte nella dichiarazione di esubero, per il sindacato Fiom, risulta inaccettabile o quantomeno non convincente l’impostazione e l’approccio imposto dell’azienda

23marzo 2017 da Mauro Rossi, Fiom Cgil Lucca e provincia

La legge 223 del 1991, che disciplina i licenziamenti collettivi, prevede che a seguito della dichiarazione di esubero si debba, entro 75 giorni, provare a trovare una soluzione che possa scongiurare i licenziamenti con misure alternative, tramite appositi incontri prima in sede sindacale ed in seguito presso il Ministero, trattandosi di trattativa nazionale.

Di certo non è un buon inizio quello prospettato da Snai che, nella comunicazione inviata alle Organizzazioni Sindacali ma, anche agli Enti interessati, esclude esplicitamente e preventivamente che possa trovarsi soluzione diversa dai licenziamenti. Snai dichiara che:

“non si è in grado di programmare misure per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell’attuazione del programma di riduzione di personale” e che “non si ritiene di poter adottare misure idonee a porre rimedio alla predetta situazione ed evitare, in tutto o in parte, la dichiarazione di riduzione di personale, poiché l’eccedenza ha carattere strutturale e rende impossibile il ricorso a qualsivoglia strumento alternativo per gestire le eccedenze evidenziate”.

Questo vuol dire che non si vuole nemmeno provare a rispettare lo spirito della normativa vigente. E’ un atto di arroganza verso i lavoratori e le loro rappresentanze ma anche un affronto per le istituzioni che sono e saranno coinvolte nella procedura. Ovviamente, per la  Fiom, questa impostazione non consentirà di poter realizzare alcun accordo, tuttavia l’impegno dichiarato resta quello di poter accedere a tutti gli ammortizzatori che la legge mette a disposizione, per governare i processi di crisi.

Il Comunicato Rsu Porcari, sull’incontro tenutosi a Roma, il 21 marzo, con la Società Snai

la Direzione aziendale non ci ha detto niente di diverso rispetto a quanto già comunicatoci l’ultima volta. Sia per quanto riguarda la quantificazione degli esuberi che la loro precisa individuazione. L’apertura formale della procedura per il licenziamenti dovrebbe partire da mercoledi 22 marzo. Da questa data partiranno i 75 giorni previsti per trovare un accordo e scongiurare i licenziamenti utilizzando anche gli ammortizzatori disponibili.

Si è concordato di rivederci il 5 aprile a Lucca per entrare nel merito delle questioni aperte e per focalizzare l’attenzione sulla realtà e sul futuro dello stabilimento di Porcari. L’Azienda dopo innumerevoli richieste ci ha finalmente fornito il dettaglio delle ore di straordinario effettuate negli ultimi sei mesi: ne risulta una media di 1000 ore al mese con un picco nel mese di febbraio. E’ inaccettabile in una situazione i cui si dichiara di voler licenziare. Per quanto riguarda la questione dell’inquadramento previdenziale la Direzione aziendale ci ha informato che sta predisponendo le carte per il ricorso avverso la decisione dell’Inps.

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