Tano Grasso premiato con il“Tartufo della Pace”: “Toscana, attenta al riciclaggio”

tartufo biancoA San Giovanni d’Asso, ieri domenica 15 novembre, a conclusione della XXX edizione della Mostra Mercato del Tartufo Delle Crete Senesi, la cerimonia di consegna del premio internazionale al presidente onorario della Federazione Antiracket Italiana (FAI)

16novembre 2015 da Agenzia Freelance, studio giornalistico associato

da sinistra il sindaco di San Giovanni d'Asso Fabio Braconi, Valeria Agnelli sindaco di San Quirico d'Orcia in rappresentanza della Provincia di Siena, on. Rosy Bindi presidente commissione parlamentare antimafia, Tano Grasso presidente onorario Federazione Antiracket Italiana, Paolo Valdambrini presidente Associazione Tartufai Senesi
da sinistra il sindaco di San Giovanni d’Asso Fabio Braconi, Valeria Agnelli sindaco di San Quirico d’Orcia in rappresentanza della Provincia di Siena, on. Rosy Bindi presidente commissione parlamentare antimafia, Tano Grasso presidente onorario Federazione Antiracket Italiana, Paolo Valdambrini presidente Associazione Tartufai Senesi

Tenere sempre alta la guardia e prestare massima attenzione al fenomeno del riciclaggio, il primo passo con cui la mafia tenta di insediarsi nei territori. È il messaggio lanciato da Tano Grasso, che ieri, domenica 15 novembre, a San Giovanni d’Asso (Siena) ha ritirato in qualità di presidente onorario della Federazione Antiracket Italiana (FAI) il premio internazionale “Un Tartufo per la Pace”.

Alla cerimonia di consegna, che ha chiuso la XXX edizione della Mostra Mercato del Tartufo delle Crete Senesi, hanno partecipato oltre allo stesso Grasso, l’onorevole Rosy Bindi presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il sindaco di San Giovanni d’Asso Fabio Braconi, Valeria Agnelli sindaco di San Quirico d’Orcia in rappresentanza della Provincia di Siena e Paolo Valdambrini presidente Associazione Tartufai Senesi.

bandiera francese a luttoLa cerimonia si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime di Parigi, poi è stata la volta dei saluti istituzionali, tra cui quello dell’onorevole Rosy Bindi, che ha ricordato come per battere la mafia basta essere “cittadini normali”, che fanno il proprio dovere e credono nelle istituzioni. Ha quindi preso la parola Tano Grasso, raccontando la propria esperienza nella lotta al racket mafioso iniziata 25 anni fa a Capo d’Orlando in provincia di Messina.

tartufo biancoRispondendo a una domanda sulla situazione della Toscana, Grasso ha lanciato un appello affinché in questa regione si presti la massima attenzione al riciclaggio, ricordando come questa sia una terra storicamente ideale per farlo. “La Toscana, come tutte le regioni d’Italia, deve temere la mafia – ha detto Grasso – perché la mafia è ormai un problema oggettivo che interessa tutti i territori. Attenzione quindi al fenomeno del riciclaggio, al quale spesso segue il tentativo da parte della mafia di insediarsi sul territorio: si entra con i soldi e inizia il ciclo che finisce con l’omertà”.

 

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