Trasloco dell’Ufficio Casa del Comune di Pisa, tra inadeguatezza e apprensione per la sicurezza dei dipendenti

traslocoLa prossima settimana inizierà il trasloco dell’Ufficio Casa del Comune di Pisa al vecchio palazzo APES.

8marzo 2012 di Alberto Madrigali e Federico Giusti, Cobas Pisa

archivioNonostante sene parli da tre anni la nuova sede di destinazione non è ancora a norma. Gli uffici chiuderanno per quindici giorni e questo comporterà inevitabili ritardi e disagi per gli utenti interessati ai vari bandi in scadenza o alla liquidazione dei vari contributi.

A meno di ripensamenti dell’ultima ora, per la prossima settimana è programmato il trasloco degli uffici della direzione politiche abitative, oggi posti in via battisti, presso la sede apes di via Fermi, in un edificio di 40 anni e con numerose criticità in materia di sicurezza per non parlare poi degli angusti spazi riservati al pubblico. Gli uffici della Direzione politiche della casa saranno disposti in una porzione del primo piano del suddetto fabbricato, mentre gli altri uffici continueranno ad essere occupati dall’Azienda Apes.

Le perplessità maggiori vertono sulla promiscuità della situazione e dal fatto che la numerosa utenza dell’ufficio Casa si sommerà all’utenza di Apes. Da notare che per ogni bando emesso dall’Ufficio casa (3 – 4 bandi all’anno), vengono richiamati migliaia di cittadini che più volte devono recarsi agli uffici per consegnare la documentazione. Gli uffici destinati al pubblico nella sede Apes sono collocati al piano terra, proprio dove vogliono destinare gli uffici comunali . La preoccupazione maggiore verte sul piccolo corridoio a servizio di tutti gli uffici che sarà intasato dalle persone in attesa ostruendo l’unica via di esodo.

archivio1Inoltre, nessuno degli interventi programmati di completamento della sede è stato eseguito nonostante che tali interventi fossero stati indicati come necessari dagli uffici preposti alla sicurezza oltre dagli stessi rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza. La sala d’attesa e il bancone front office ancora non ci sono e non sono ancora stati reperiti i finanziamenti necessari per la messa a punto degli uffici.

Questo crea grande apprensione per la sicurezza dei dipendenti, perché in passato si sono verificati numerosi casi di intemperanze da parte di utenti che in preda alla disperazione hanno messo in atto gesti pericolosi , come lancio di sassi, sputi e minacce varie contro il personale dello sportello. La stessa utenza non ha spazi adeguati per attese che si protraggono a lungo

archivio2Anche l’archivio per il materiale cartaceo non è ancora pronto perché dovranno essere eseguiti i lavori di messa a norma con porte e pareti Rei . Quindi tutto il materiale dovrà essere lasciato alla vecchia sede. Anche quando sarà pronto l’archivio non sarà sufficiente perché Apes ha messo a disposizione degli uffici comunali solo una piccola stanza di 7 metri quadrati ove solo una minima parte dei faldoni potranno essere accatastati. Gli archivi ed i magazzini di Apes sono talmente zeppi di materiale che appaiono palesemente fuori norma e con grandi carichi di fuoco. Per ammissione di apes si dovranno eseguire i lavori per la messa in sicurezza con porte Rei ed impianto di rilevazione che ad oggi non sono stati ancora realizzati

Ancora non sono stati stilati i piani previsti dalla legge in caso di diverse aziende che agiscono nello stesso ambiente di lavoro. Per il momento come sistema di estinzione antincendio vi è un solo estintore per piano.

La struttura Apes è oggi in condizioni precarie per i 33 dipendenti, immaginiamoci quale situazione si creerà con l’arrivo del personale e degli uffici comunali. Cosa si nasconde dietro al trasferimento dell’ufficio casa?

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