Nello stabilimento Kme a Fornaci di Barga, in provincia di Lucca, rispunta l’ipotesi della non riaccensione e della chiusura della fonderia rame, di cui la multinazionale della holding Intek group è leader mondiale
11marzo 2016 da Fiom Cgil Lucca
La Direzione di KME Italy ha dichiarato di considerare irresponsabili e pretestuose le iniziative di lotta decise dai lavoratori riuniti in assemblea mercoledi 9marzo. La Fiom risponde di considerarle legittime se non addirittura indispensabili.
Se l’intenzione della Azienda è davvero quella del rispetto del principio di sostenibilità sociale e della salvaguardia dell’occupazione c’è un solo modo per farlo: “ritirare dalle ipotesi in discussione quella della non riaccensione e della chiusura della fonderia rame. Tolga dal tavolo di trattativa con la Soc. Eredi Gnutti questa possibilità che è per noi inaccettabile”.
I lavoratori hanno capito chiaramente che, se si dovesse chiudere la fonderia, in discussione non sarebbero soltanto i 65lavoratori (che vi operano con grande professionalità ) ma il futuro stesso dell’intero stabilimento, che verrebbe a dipendere completamente dal sito tedesco e perderebbe la propria caratteristica di azienda integrata ed autonoma.
In questi mesi la Rsu ed i dipendenti hanno dimostrato un grande senso di responsabilità accettando di verificare tutte le ipotesi avanzate dalla Direzione aziendale che avessero al centro la difesa dell’occupazione. Con l’ultima ipotesi avanzata è l’Azienda che si è resa responsabile di deviare da questo obiettivo e da questo percorso e, di violare anche lo spirito stesso dell’accordo siglato nel 2013.