TRW e il dilemma amletico di un accordo obbligato, tra rabbia e amarezza. L’intervento del sindaco di Livorno, Nogarin

Ultime battute alla chiusura della TRW, tra bugie, cose non dette e ricatti di un’Azienda che probabilmente aveva già deciso la delocalizzazione verso mercati del lavoro a facile sfruttamento.

14dicembre 2014 di Giacomo Bazzi

trw il 12 dicembre 2014Si aggrava in sostanza quel processo di deindustrializzazione che da tempo si registra sul nostro territorio, è un altro pezzo della ex Spica che cessa l’attività, dopo la Delphi, ormai agli undici anni di ammortizzatori sociali.

Siamo alle fase conclusiva, con i dipendenti di questa Azienda stremati da una condizione che si sta trasformando anche in precarietà sociale e provati dal fatto che stanno subendo, dalla metà ottobre, tentativi di accordi che nella sostanza non hanno prodotto ne concesso alcuna alternativa alla sola possibilità di licenziarsi, in cambio di una fuoriuscita, si parla di 46 mila euro più 4, in sostanza ogni lavoratore riceverebbe 50.000euro, da cui andranno detratte le tasse. Ora devono fare i conti, in solitario, per decidere se accettare la fuoriuscita e firmare l’accordo imposto che, farebbe cadere il diritto ad eventuali e possibili causa legali contro l’Azienda.

trw.10Una decisione da prendere che risulta difficile per circa una cinquantina dipendenti a cui mancano  due o tre anni al raggiungimento dell’età pensionabile, ma decisamente drammatica per coloro a cui mancano ancora dieci anni o più che, in concreto resteranno disoccupati e visto lo stato di crisi diffuso, avranno oggettive difficoltà a ricollocarsi nel mercato del lavoro.

trwQuesta offerta compenserà il loro futuro e delle loro famiglie? Decisamente c’è piena coscienza sul fatto che nessuna buonuscita (buona si fa per dire) vale il lavoro perso, ma il punto è che, attivare percorsi di cause giudiziarie richiederà ulteriori sacrifici e incertezze con tempi della giustizia italiana, vergognosamente, dalle dimensioni bibliche. Tuttavia questa potrebbe essere anche l’unica e l’ultima possibilità per riaprire quella trattativa che non c’è mai stata e per restare al centro della discussione politica, in una mobilitazione continua che produca maggiore capacità mediatica e la costituzione di un fondo di solidarietà e resistenza cittadina.

C’è poco da dire o da aggiungere, questo è il vero volto della globalizzazione con le multinazionali e i Comitati d’Affari che a livello internazionale possono decidere le sorti e il destino di milioni di lavoratori e dei Governi Nazionali.

nogarinL’intervento del sindaco Filippo Nogarin  dopo la riunione al Ministero dello Sviluppo Economico:

“Quello che si è tenuto al MISE è la fine del tavolo di concertazione per la questione TRW, un percorso che lascia molto amaro in bocca perché, passato il primo momento di rabbia (reazione più che comprensibile), i lavoratori hanno lottato per i loro diritto, dando però grande dimostrazione di responsabilità e dignità.

trw letteraEntro la fine dell’anno TRW chiuderà definitivamente i cancelli, e con l’accordo stilato i lavoratori eviteranno di subire così l’ulteriore beffa di vedere applicata la Riforma Fornero, e otterranno come buonuscita più di quanto l’azienda fosse disposta a versare, in un primo momento
Non è certo una vittoria, visto che pur trattandosi di alcuni milioni di euro, procapite rappresentano solo pochi spiccioli; in questa battaglia sindacale, come Amministrazione Comunale non abbiamo che potuto fare fronte comune con gli altri enti del territorio.

Per situazioni di crisi come quella di TRW che l’area livornese va verso la decretazione dello stato di crisi complessa; se ci riesce difficile definirla come un’opportunità, potrebbe rappresentare quanto meno la riduzione del danno.

Atrw oristano2bbiamo chiesto al tavolo di concertazione regionale, come Amministrazione Comunale, di investire parte delle risorse che saranno allocate da Regione e Ministero, per gestire le bonifiche delle aree, un tempo ex Spica, di via Firenze (TRW e Delphy); lo stesso vale per la Centrale Enel di via Salvatore Orlando – che corrisponde all’area SIN del Comune di Livorno.
Le bonifiche potrebbero per almeno parte dei lavoratori in uscita da questi processi produttivi, un impiego e manterrebbero un legame degli stessi ad eventuali sviluppi di quelle aree.

Crediamo che l’area livornese necessiti infatti di risposte a breve, perché per citare John Maynard Keynes, nel lungo periodo “saremo tutti morti”.
Questo non significa sottovalutare la capacità di pianificare infrastrutture futuribili per i prossimi 20 anni – ma, definitemi pure darwinista, le grandi navi da 20 mila teus, oggi una realtà non gestibile da Livorno, rischiano fare la fine dei dinosauri prima che la Darsena Europa venga terminata.

Si dice che la differenza tra un politico e uno statista stia nel fatto che il primo pensi alle prossime elezioni, il secondo alle future generazioni.
Credo che visto il momento abbiamo sempre più bisogno dei secondi non potendoci permettere di sbagliare gli investimenti”.

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