Stamani ore 06, partenza per un centinaio di dipendenti in direzione Ostellato (Ferrara) con il Sindaco di Livorno Nogarin in fascia tricolore. Nel mentre, all’interno dello stabilimento di via Enriques, insite ad oltranza il Presidio.
Livorno, 21 ottobre 2014 di G.B.
Era stata data garanzia che la rappresentanza di TRW Livorno sarebbe stata accolta (almeno questa era l’aspettativa) dalla Direzione Aziendale ma, della delegazione, soltanto il Sindaco Nogarin ha avuto accesso alla fabbrica e ha potuto ottenere un confronto con i vertici del sito di Ostellato, per poter illustrare tutto quel percorso che ha portato all’attuale stato di crisi lo stabilimento di Livorno, finalmente all’attenzione sia della Regione che del Governo.
Comunque, come da programma, è stato volantinato un documento in cui viene richiesto ai colleghi e alle Rsu degli altri stabilimenti italiani una pronta reazione di protesta, proprio in ragione dell’unità sindacale nazionale.
Non solo: nel corso della giornata si è tenuta anche una assemblea congiunta nel piazzale davanti allo stabilimento e un confronto con le RSU della fabbrica, dove alle RSU di Livorno è sta fatto notare il ritardo con cui si sono mossi, rispetto ad una situazione che in qualche misura era preannunciata da tempo. Ma adesso che Livorno ha reagito, anche Ostellato si muove e significativa la decisione di proclamare un’ora di sciopero, ad ogni fine turno, in segno di solidarietà nei confronti dei colleghi labronici.
Si è trattato di una prima iniziativa, di altri volantinaggi programmati, con l’obbiettivo di ottenere il sostegno dai colleghi degli altri siti produttivi.
Stasera verso le ore 17,30 il rientro, tanta stanchezza certamente, ma dai volti si legge anche molta delusione e amarezza per l’atteggiamento assunto dalla dirigenza del sito emiliano. Positivo invece l’approccio con i colleghi di Ostellato e la notizia giunta in queste ore, riferita al fatto che il 29 ottobre, giorno in cui ci sarà l’incontro tra le parti, tutti gli stabilimenti italiani della Trw fermeranno la produzione, con un’ora di sciopero ad ogni fine turno.
Da dire c’e che di soldi pubblici, non solo la Fiat, anche la TRW Italia ne ha avuti e se la volontà che vuol far passare a Livorno è la chiusura, probabilmente il 29 non si deciderà solo il futuro di questo sito e di questi lavoratori, ma in progress works, di tutto il comparto.
Solo due dati, dovrebbero far capire a chi ci governa che qualcosa, nelle politiche del lavoro e occupazionali, non ha funzionato e non sta funzionando: attualmente sono 160 i tavoli (fra imprese medie e grandi) aperti dal Ministero dello sviluppo economico che, da inizio anno, interessano oltre 120mila lavoratori. Ben 427 sono i marchi nazionali ceduti o svenduti all’estero. Siamo così certi che il problema che abbiamo, stia nella cancellazione dei residui dello Statuto dei Lavoratori (es. art.18)?
