Turismo storico: una nuova frontiera per antiche tradizioni. Un importante accordo sottoscritto nell’ambito di Etruria Workshop e Historica, borsa delle manifestazioni storiche realizzata da Feisct – Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Turistici, e Reges – Rete Europea…

23luglio 2014 di Sabrina Busato

Un importante accordo sottoscritto nell’ambito di Etruria Workshop e Historica, borsa delle manifestazioni storiche realizzata da Feisct – Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Turistici – e Reges – Rete Europea Gruppi ed Eventi Storici – in collaborazione con Regione Toscana, Comune di Pisa, Confesercenti, Camera di Commercio di Pisa, Pro Loco Pisa, borsa delle manifestazioni storiche ideata da Confesercenti Toscana Nord e curata da Iniziative Turistiche. Un protocollo importante, che sancisce una collaborazione in ambito locale, regionale ed europeo per lanciare sul mercato turistico il prodotto “turismo storico”. E’ una novità assoluta per il mercato italiano, dove si assiste ad una crescita esponenziale di operatori turistici stranieri interessati al prodotto offerto dalle manifestazioni storiche italiane.

Per manifestazioni storiche si intendono tutte quelle manifestazioni che rievocano e ricostruiscono eventi appartenuti al nostro passato ma anche tutto quel mondo di eventi appartenenti alle nostre tradizioni e al folklore.turismo storico
Innegabile il fascino e le suggestioni evocate da scenografie, costumi e teatralizzazione offerte, che già di per sé costituiscono un unicum, ma se abbinato ai luoghi ed alle cornici dei borghi e delle città d’arte toscane rappresentano da soli un biglietto da visita di tutto rispetto. Se sommiamo anche la valorizzazione di quel circuito di artigiani di alta qualità che operano in funzione delle manifestazioni storiche, abbiamo un altro elemento che da solo diventa perno fondamentale per la nostra economia.
In questi ultimi anni si è assistito ad una modifica nelle esigenze del mercato turistico toscano: necessità di rendere la regione appetibile ai nuovi mercati esteri attraverso prodotti diversificati, la necessità di destagionalizzare, la necessità di fidelizzare il turismo a corto raggio, che grazie alle rotte a basso costo offerte aeroportuale Galileo Galilei, è diventato un segmento importante su cui lavorare.
La “Toscana storica” è la Toscana che spesso accompagna il nostro immaginario: castelli, borghi medievali, storie di

ame e cavalieri…. tutto questo si concretizza in centinaia di feste medievali ed eventi storici, accompagnati da un importante investimento fortemente voluto dalla Regione Toscana per la valorizzazione della Via Francigena, che insieme al Cammino di Santiago rappresenta i Grandi Cammini d’Europa, e che a sua volta ha dato vita ad un sistema di altri itinerari storici”minori” (non certo per valore culturale) che rappresentano l’immenso patrimonio culturale che la nostra storia ci ha lasciato.
Itinerari ed eventi rappresentano una ricchezza enorme anche dal punto di vista economico: molti gli esempi di borghi e piccoli comuni che grazie a queste iniziative riescono a promuoversi, a caratterizzarsi ed a produrre un indotto economico di cui beneficiano per l’intero anno.

Ecco perché il protocollo sottoscritto a Pisa riveste un’importanza strategica: rappresenta di fatto il primo documento che sancisce una collaborazione concreta e fattiva di soggetti istituzionali e non per il riconoscimento di un comparto che ad oggi manca di una propria identità nonostante rappresenti un settore in continua crescita.

turiismo storico 1
Alla firma del protocollo erano presenti: – Associazione Europea Vie Francigene, réseau porteur riconosciuta dal Consiglio d’Europa, rappresentata dal delegato Stefano Tacconi – Feisct, Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Turistici, rappresentata da Sabrina Busato – Reges, Rete Europea Gruppi ed Eventi Storici, rappresentata da Aron Chiti – Assoturismo Toscana, rappresentato da Antonio Veronese Confesercenti Area Toscana Nord, rappresentata da Roberto Balestri hanno siglato il documento che sancisce un impegno concreto nel valorizzare il turismo storico come elemento per la valorizzazione dell’Identità culturale dei territori.
Dagli Enti europei al locale, per fare squadra e lavorare in rete attraverso competenze dirette che convergono nella comune volontà di sviluppare un prodotto competitivo nel mercato del turismo internazionale e che fa della nostra storia uno strumento fortemente
innovativo. Ognuno dei soggetti firmatari si impegna ad apportare energie ed attività per far sì che venga individuato e codificato il prodotto “turismo storico” L’importanza di questo accordo è nella possibilità concreta di dare vita ad un “modello” che può essere la chiave di volta per i territori che maggiormente ci rappresentano e che attualmente soffrono di più una crisi economica che non accenna a diminuire e che ci ha imposto di confrontarci e ripensare i modelli economici finora adottati.
Diventa obbligatorio ripensare al rapporto con il nostro territorio, riappropriarci della nostra identità, delle nostre radici, per sviluppare un economia più vicina a noi, che sia di sostegno diretto e duraturo alla popolazione.
In un momento storico in cui gli Enti pubblici riducono gli investimenti sui territori, dobbiamo guardare alle possibilità di incentivare percorsi che possano garantire investimenti e occupazione: la Toscana gode di un appeal turistico fortissimo che va incanalato e gestito, ottimizzando le risorse e valorizzando le nostre eccellenze, sia culturali che artigianali.turiismo storico 0

Un turismo non impattante, desideroso di assimilare i luoghi e le tradizioni, assaporandone paesaggio, gastronomia, sensazioni. Un turismo sensibile e slow, capace di ritornare e fidelizzarsi, per dare respiro e linfa anche nei periodi di bassa stagione, per capire l’arte e la cultura che parlano del passato, e che ci fanno meglio comprendere da dove veniamo.
Il futuro della Toscana e non solo, passa da questo modello di sviluppo, ed il protocollo sottoscritto rende onore alla volontà di
questi soggetti di intraprendere pioneristicamente un percorso lungimirante che aprirà nuove opportunità per la nostra Regione.

 

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