La ricapitalizzazione del debito di Aamps, creato in tutti questi anni da chi ci ha preceduto e richiesto a gran voce dalle opposizioni, sarebbe stato ripagato con i sacrifici dei nostri concittadini, incolpevoli vittime degli errori del passato
9marzo 2016 da M5stelle Livorno
Il M5S si è opposto fin dall’inizio a questa richiesta, optando per una scelta oggi avallata dal parere dei giudici del Tribunale di Livorno, il cui ruolo di garanzia noi rispettiamo e rispetteremo per il futuro lavoro, rigettando qualsiasi eventuale attacco da parte di chi volesse trascinare la discussione su un piano politico.
La magistratura ha dunque riconosciuto la bontà della nostra scelta di non far pagare i debiti della società di gestione dei rifiuti AAMPS ai cittadini, affermando che “il comune non deve coprire il buco AAMPS”… decisione storica!
Ci è sembrato subito evidente che le opposizioni, principalmente il PD, abbiano provato a giocare la carta della ricapitalizzazione con l’unico scopo di mascherare un altro obiettivo: l’entrata in Retiambiente.
Fino all’ultimo e con insistenza si è tentato di offrire un appiglio in soccorso della citata ricapitalizzazione, con suggerimenti nei quali compariva sempre e magicamente la parola “Retiambiente”, prima attraverso la proposta del sindaco di quartiere Bacci che vuole vendere l’inceneritore a IREN per ripianare i propri debiti, fino ad arrivare a quella del segretario Parrini con la richiesta al sindaco Nogarin di entrare in Reteambiente, ovviamente con il sostegno del PD che in quel caso avrebbe dato tutto l’aiuto possibile per salvare l’azienda.
Vogliamo sottolineare il fatto che il sopra citato partito, pur avendo avuto a disposizione almeno venti anni per risanare tale azienda, ha invece optato per scelte che comprendono l’esternalizzazione dei servizi o la limitazione del porta a porta, evitando di perseguire il progetto “Rifiuti Zero” e preferendo le ricapitalizzazioni dei progetti di riciclo e riuso con conseguente impoverimento per le tasche dei cittadini, scelte contro le quali noi abbiamo preferito la strada della riqualificazione dell’azienda in House tutta pubblica, salvaguardando sia i lavoratori che i cittadini che pagano il servizio, rispettando così la decisione popolare del referendum del 2011 attraverso il quale gli elettori si sono espressi contro la privatizzazione dei servizi.
I detrattori e la stampa di regime continueranno ad affermare che Livorno è mal amministrata perché “ci sono i 5stelle”, ma la realtà è diversa, essendo ormai evidente che le amministrazioni PD si sono lasciate alle spalle solo macerie; i cittadini se ne stanno accorgendo e ci sostengono in questa operazione.