09settembre 2014 di Silvio Lami
“Sostanzialmente stiamo traslocando nella nuova sede assegnataci dal Comune per avere un luogo dove poter svolgere tutte le nostre attività, dopo anni di richieste ”
…inizia così la video intervista a Renzo Bacci Presidente dell’Associazione Don Nesi, si avverte facilmente tutto il suo rammarico per il comportamento ostile della della Curia di Livorno verso l’Associazione e pertanto nei confronti di questa positiva esperienza, nel quartiere di Corea.
Il Villaggio di Corea fu interamente fondato e costruito da don Nesi, esclusivamente con fondi derivanti da donazioni e risorse che personalmente è riuscito a raccogliere sia a Livorno che presso la Madonnina Del Grappa, a Firenze, in quanto facente parte del gruppo sinistra DC con La Pira, Pistelli e altri che, negli anni 70 si distinsero per interventi sociali molto importanti. Quindi si tratta di una struttura interamente pensata e finalizzata ad attività sociali da don Nesi che, a seguito della decisione di trasferirsi in Brasile, per fondare un villaggio analogo a questo e riuscendoci considerato che ad oggi è ancora attivo, cedette il villaggio alla Curia e la scuola (Pistelli) al Comune di Livorno.
Dal 2003 (data della fondazione dell’Associazione) sia con il Monsignor Ablondi che con il Monsignor Coletti, i rapporti con la Curia sono sempre stati dialoganti e di grande aiuto alle attività nel quartiere, in continuità proprio con l’esperienza di don Nesi.
Con l’arrivo del Monsignor Giusti (www.diocesilivorno.it/vescovo/biografia) le cose sono iniziate a cambiare; da prima la richiesta di adesione alla Caritas che di fatto avrebbe tolto l’autonomia all’associazione facendola rientrare nell’amministrazione della Curia, poi a seguito del rifiuto, la richiesta del pagamento di un affitto, oggettivamente improponibile per una associazione di volontariato ma, persino fuori mercato per locali in stato di degrado, anche se risistemati dai volontari a loro spese e con il proprio lavoro (da considerare che in assenza di queste opere manutentive oltre che di restauro, questa struttura oggi sarebbe, probabilmente, completamente inutilizzabile).
A seguito anche del rifiuto del pagamento di un affitto, ovviamente impossibile, sono state avviate le procedure di sfratto che con la prossima sentenza, in calendario per il 25 settembre, diventerà esecutivo. Poco male considerata la possibilità del trasferimento nella sede assegnata dal Comune c/o la scuola “Pistelli”.
Sembrava, in qualche modo, tutto risolto; da una parte la Curia recupera la sua proprietà, dall’altra i ragazzi e gli abitanti di Corea ritrovano un loro spazio sociale ma, in ultimo è stata inoltrata, tramite le autorità giudiziarie, anche la richiesta di affitti arretrati per un totale di 55mila euro. Cosa che Renzo Bacci definisce “improponibile sotto ogni punto di vista e che comunque l’Associazione non è in grado di poter accogliere”.
Ma, una nota di speranza pare venire proprio dal Vescovo che, sembra essersi reso disponibile ad un incontro amichevole, molte volte richiesto dall’Associazione e fino ad oggi rifiutato. Una vicenda dai contorni poco edificanti su cui, speriamo che prima della Divina Provvidenza, possa porvi le giuste soluzioni il buon senso.
Videointervista e foto di Giacomo Bazzi
Articoli precedenti:
http://www.pisorno.it/un-appello-affinche-la-curia-di-livorno-rifletta-e-salvi-il-centro-don-nesi/