Avviso di garanzia al Sindaco Nogarin sulla vicenda SPIL, Sinistra Italiana: “un braccio di ferro fra Istituzioni livornesi”

“Sull’escalation della vicenda SPIL, ci eravamo già espressi circa un mese fa in seguito alla pubblicazione del bando di vendita da parte di SPIL Spa attraverso la cessione 80% di new-co, SPIL Strategic Contratc Logistic SRLU.”

28ottobre 2017 da Sinistra Italiana, Livorno

L’avviso di garanzia ricevuto in queste ultime ore dal Sindaco Nogarin da parte della Procura di Livorno, si configura come un atto dovuto: la vendita di un bene pubblico deve garantire un iter trasparente e condiviso, ma soprattutto rispettoso nei confronti dei cittadini e degli investitori. L’Amministrazione Comunale continua con insistenza nel proposito di creare una società separata dalla SPIL spa e noi, affermiamo ancora una volta che la logica risulta incomprensibile perché a nostro avviso non favorevole per la società che si vede scippata di un bene prezioso e importante per il suo risanamento finanziario.

Una prova di forza che ci porterà dove?

Sicuramente al fallimento della società, ed infatti in questi giorni una multinazionale ha avanzato la richiesta di fallimento nei confronti dell’azienda, mentre la Camera di Commercio, socia di SPIL, ha chiesto il sequestro dei beni a tutela delle quote societarie.
Vogliamo sottolineare però che se da un lato il bando di gara presenta molti punti oscuri da parte di chi ha seguito l’iter formale e rileviamo purtroppo che l’operazione abbia tutto il sapore di una rivalsa, un braccio di ferro fra le istituzioni livornesi, ci preme ricordare che le responsabilità non vanno ricondotte solo al presente, ma anche ad un passato troppo nebuloso e forse ancor più ricco di pesanti ombre che nel tempo hanno compromesso gli equilibri fondamentali di SPIL. L’affaire Paduletta è una sorta di tesoretto e l’opinabile operazione pone un problema politico di gestione delle risorse municipali. Chi ci guadagna e soprattutto cosa. Queste sono le domande che si rincorrono in queste ore.

La proposta che noi avanziamo nuovamente è quella di iniziare una interlocuzione seria e strutturata con Autorità Portuale di Sistema di Livorno e Piombino affinché la vendita non incida sul destino di un bene pubblico così importante. L’obiettivo sarebbe quello di capitalizzare un bene per la città che resterebbe all’interno di un alveo collettivo e funzionale allo sviluppo della città, anche perché per la posizione strategica del bene in oggetto, ben si collocherebbe a nostro avviso come parte integrante del piano Darsena Europa.

Quindi, la Magistratura eserciti il suo ruolo nelle indagini sulle responsabilità penali della questione, ma il suggerimento che proponiamo è quello di un cambio di rotta da parte del Consiglio Comunale orientato all’accoglimento della richiesta di messa in sicurezza del bene del da parte dell’Amministratore unico di Spil Piscitelli per bloccare qualsiasi iter nefasto sotto il profilo della difesa di un bene così importante per la città.

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