Camera di Commercio: sindacati in Prefettura per illustrare la situazione dei dipendenti. Solidarietà ai lavoratori della TRW, unificare le tante vertenze.

29ottobre 2014 da RSU CCIAA – Livorno

141023 - Flash Mob 3 Dopo la mobilitazione nazionale del 23 ottobre, le RSU della Camera di Commercio di Livorno domani giovedì 30 ottobre alle ore 17.30 saranno ricevute dalla Prefetto per illustrare le preoccupazioni e spiegare le ragioni dei dipendenti camerali in merito ai provvedimenti ed alle proposte del Governo che – approvate senza modifiche – produrrebbero la chiusura delle Camere ed un problema occupazionale per circa 12.000 dipendenti (a Livorno oltre 60 persone tra diretti ed indotto).

L’eliminazione del diritto annuale – infatti – toglie il 70% delle entrate degli enti camerali, rendendo impossibile il loro sostentamento, a partire dagli stipendi dei dipendenti. Le Camere sono un ente pubblico territoriale che eroga funzioni e risorse importanti per l’economia del territorio, la loro chiusura sarebbe un danno diretto per il sistema delle imprese e per gli utenti della Provincia di Livorno.

Dopo le mobilitazioni del 23 luglio a Roma, del 23 ottobre a Livorno, se il Governo non darà segnali positivi alle richieste sindacali non potranno che intensificarsi le iniziative di lotta. Il prossimo appuntamento è la manifestazione nazionale unitaria dell’8 novembre a Roma di tutti i dipendenti del pubblico impiego.

camera protestaLa RSU della Camera di Commercio di Livorno esprime la propria solidarietà e vicinanza ai lavoratori della TRW, in questa giornata di rivendicazione del diritto al lavoro e del mantenimento di un’attività produttiva che è un pezzo indispensabile dell’economia dell’intera città. Ritiene altresì indispensabile che le OO.SS. – nelle forme che riterranno necessarie – operino per unificare le tante vertenze in atto nel nostro territorio, per elaborare piattaforme che garantiscano occupazione e sviluppo economico e sappiano far crescere intorno ai lavoratori delle aziende in crisi il sostegno della collettività e dei lavoratori pubblici e privati.

Occorre convocare lo sciopero generale cittadino. Ma occorre soprattutto prepararlo con quella cura e quella diffusione che possa permettere la più ampia e convinta partecipazione di tutti i lavoratori intorno ad obiettivi chiari, condivisi e radicali quanto la crisi in atto.

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